La politica del Milan intrapresa negli ultimi due anni segna un taglio netto con il passato: diminuzione vertiginosa degli ingaggi, stop ai colpi da urlo e spazio ai giovani. Il tutto è iniziato precisamente nell’estate del 2011 con lo sbarco a Milanello del talento Stephan El Shaarawy. Dopo una grande stagione in serie B fra le fila del Padova, il giovane italo-egiziano è stato pescato dal calderone genoano, ribollente di operazioni di calciomercato sull’asse Milano-Genova. Galliani lo ha voluto strappare subito al Grifone e trattenere a Milanello, nonostante una concorrenza ingombrante (Ibrahimovic, Robinho) e una realtà prestigiosa. L’anno scorso Allegri ha dosato El Shaarawy nella maniera giusta, e quest’anno il Faraone sta esplodendo anche grazie alla continua fiducia del suo allenatore, che già gli affida importanti mansioni tattiche. Questo potrebbe anche offuscarne l’efficacia tecnica ma sicuramente lo aiuterà a crescere come giocatore ancora più completo, posto che nel calcio di oggi bisogna saper correre. Ma il giovane El Shaarawy non è sicuramente l’unico rossonero ad avere davanti a se un futuro più che roseo. In prima squadra c’è infatti un altro classe 1992 molto promettente che sta trovando sempre maggiore minutaggio. Si tratta di Mattia De Sciglio, terzino destro già impiegato anche a sinistra e come titolare. Grazie all’exploit con la maglia del Milan il terzino milanese ha conquistato anche Devis Mangia, ct dell’Under 21 che probabilmente lo porterà ai prossimi europei di categoria in Israele. De Sciglio ed El Shaarawy guidano un gruppo composto da altri giovani talenti pronti ad esplodere. Se il Milan del presente frigna, quello del futuro ha già buone ragioni per sorridere a cominciare da Gabriel, portiere dell’Under brasiliana reduce da una buona esperienza alle Olimpiadi. Per la difesa invece ci sono Rodrigo Ely, classe 1993 assistito da Mino Raiola, che sta ben figurando nel prestito alla Reggina (recentemente ha trovato anche il primo gol da professionista), e il ventiduenne Romagnoli, in comproprietà col Pescara, già protagonista in serie cadetta lo scorso anno. Ottimi prodotti anche a centrocampo, dove al più noto Strasser, classe 1990 si aggiungono il giovane interno Mattia Valoti (1993), e il giovanissimo Bryan Cristante. Quest’ultimo, classe 1995, ha già attirato su di sè l’attenzione di grandi società come il Chelsea, che è arrivato addirittura a trattarlo recentemente col procuratore Giuseppe Riso. Il Milan però ha fatto capire di non volersi privare di Cristante, regista di buona qualità e grossa prospettiva. Le stesse qualità di Alessio Innocenti, italo argentino di Buenos Aires (classe 1993) in prestito alla Pro Vercelli, grande protagonista lo scorso anno nella Primavera di Aldo Dolcetti. In attacco troviamo…
Mbaye Niang, prelevato dal Caen in estate e solo intravisto in campo. Per ora il francosenegalese ha fatto parlare di sè solo per le avventure extrasportive, ma non va dimenticato che è un dicembre del ’94 che ha già giocato e segnato in Ligue 2. Chiusira in bellezza con Hachim Mastour, il nuovo ragazzo prodigio che ha stregato tutti con un sacchetto di magie assortite, contro i malcapitati ragazzini dell’Albinoleffe. Il video della partita ha fatto il giro del web, confermando quanto si diceva in estate sul conto di Mastour, un ragazzino di nemmeno quindici anni strappato anche all’Inter. Unite i puntini qui sopra ed scoprirete il volto del Milan del futuro: Galliani non dovrà far altro che coltivare i suoi talenti nella maniera migliore, magari aggiungendoci qualche pepita d’importazione (Felipe Anderson?). A quel punto Verratti sarà solo un lontano ricordo.