Nostalgia del Milan? No, nessuna“. Parole e musica di Zlatan Ibrahimovic. A margine della premiazione per il Golden Foot, consegnato allo svedese al gran gala di Montecarlo, SkySport ne ha raccolto una pillola velenosa. E in contrasto con la nostalgia espressa solo qualche giorno fa dallo stesso Ibra, affidata al quotidiano svedese Aftonbladet durante la pausa per le nazionali. Oggi è arrivata la risposta di Adriano Galliani, che ha accomodato in voleè il lob dello svedese ribadendo quanto già affermato un mese fa: “Con Ibrahimovic avevo un rapporto speciale sino a qualche tempo fa, adesso lui non mi parla più e ne sono triste, come chiunque venga lasciato da qualcuno“. L’ad rossonero aveva ammesso di non aver prestato fede alla parole data a Ibrahimovic, che non ha esitato nel firmare l’ennesimo accordo contrattuale da capogiro ma ha già fatto capire d’aver lasciato Milanello a malincuore. E non solo quello per lo “sbalzo termico” dalla Serie A alla Ligue 1: del resto ci sarà un motivo se tutti parlano bene della “grande famiglia” Milan. Certo può far specie l’indifferenza di Montecarlo se raffrontata alla nostalgia svedese, d’altra parte bisogna contestualizzare. Mercoledì Ibrahimovic è stato stuzzicato in un ambiente saturo di frastuono, celebrità e taccuini: che abbia accantonato seccamente l’argomento Milan è cosa logica. Diversa la “questione svedese”: con Aftonbladet non saranno stati tarallucci e vino (il giocatore ha dei trascorsi polemici con il quotidiano) ma possiamo immaginare che l’intervista sia maturata in canoni più tradizionali, con più margine per aprire il libro cuore. Il “tornerei al Milan” di Ibrahimovic suona più come rimpianto passato che speranza per il futuro, perlomeno quello prossimo. Nell’intervista concessa a Sky Sport, Adriano Galliani ha spaziato glissando però sul calciomercato: “Strootman? Adesso non parlo di mercato, dobbiamo pensare alle partite che ci aspettano da qui al 3 di gennaio. A quel punto valuteremo se ci sarà bisogno di aggiustare o quant’altro“. In merito al dossier infortuni, recentemente arricchito dalla ricaduta di Robinho, Galliani si è mostrato fiducioso: “Rispetto all’anno scorso, quando la questione era problematica, siamo molto più nella media come problemi fisici. Pato? Allegri mi ha detto che…



ha fatto un buonissimo allenamento, quindi vediamo cosa deciderà l’allenatore. Chiaramente è fuori da tempo quindi ci vuole un pò di gradualità“. E a proposito del mister, è arrivata l’ennesima conferma: “Non abbiamo mai pensato di sostituire l’allenatore: faccio il punto ogni sera con Allegri, abbiamo piena fiducia in lui. Non dimentichiamo che con lui in panchina siamo la squadra che ha fatto più punti“. Avanti tutta con Allegri e sotto con la Lazio. Importante il passaggio relativo al possibile ingresso di capitali stranieri nelle finanze societarie: “E’ assicurato al cento per cento che in questo momento non stanno arrivando nè arabi nè russi. Lo ha già detto il presidente: se ci fosse la possibilità ci penseremo, ma adesso teniamoci stretto Berlusconi“. Infine Galliani ha speso due parole sul big match di sabato. Juventus-Napoli, svelando il suo parteggiamento: “Deriva da una passione giovanile, ormai superata…”. Il riferimento è ai colori bianconeri, sostenuti dal dirigente nella sua adolescenza ed ormai avversari di mille battaglie.

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