Walter Novellino è un tecnico italiano tra i più conosciuti. Da giocatore l’ex tecnico di Sampdoria, Venezia, Livorno, ha giocato nel Milan e nella stagione 1981-1982, partecipò a quel campionato che vide i rossoneri retrocedere in Serie B. Oggi la situazione del Milan è davvero pericolosa, i rossoneri sono terz’ultimi in classifica con 7 punti, cinque sconfitte nelle prime otto giornate di campionato, la sensazione è che la squadra di Allegri non abbia al momento le forze per uscire da questa crisi. I tifosi rossoneri sono arrabbiati e anche spaventati, anche se siamo ancora all’ottava giornata di campionato e per il momento non c’è il rischio Serie B. Però i dirigenti del Milan hanno deciso di portare tutti in ritiro per preparare al meglio la delicata sfida contro il Malaga e il match di campionato contro un Genoa affamato di punti. Situazione delicata anche per Allegri che rischia l’esonero. In esclusiva a Ilsussidiario.net, Walter Novellino ha analizzato il momento dei rossoneri parlando anche di quel Milan che circa 30 anni fa riuscì nell’impresa negativa di retrocedere in Serie B.



Il Milan di oggi ha qualche analogia con il Milan della stagione 1981-1982? Credo e spero di no, anche se in qualcosa rivedo quel Milan.

In che senso? Noi quell’anno partimmo bene per poi finire male, qui si è partiti in maniera disastrosa. Però mi preoccupa una cosa in particolare.

Ovvero? L’aspetto mentale. In questi casi inizi ad avere un po’ paura esattamente come successe a noi in quella stagione. C’è la paura di sbagliare, si ha timore di giocare anche perché i tifosi iniziarono a fischiarci.



La colpa è della società che ha venduto Ibrahimovic e Thiago Silva. E’ vero? Attenzione, perché le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva posso anche capirle per via del bilancio. Ma perché cedere Gattuso o Seedorf? A questo Milan manca Gattuso, ovvero un leader, adesso non c’è nessun leader se non ragazzini che portano avanti la squadra.

I rossoneri devono cambiare qualcosa a livello tattico? Devono cambiare qualcosa a livello mentale. Devono capire che stanno lottando per non retrocedere non più per il campionato o per la Champions League. Devono pensare da provinciale.

Allegri ha ancora in mano la squadra secondo lei? Ma si non è sempre colpa dell’allenatore. A questa squadra manca anche la qualità, il tecnico non può fare miracoli.



Domenica arriva il Genoa…

Altra squadra che lotta per non retrocedere. Servirà la cattiveria giusta altrimeti si rischia un’altra sconfitta.

La dirigenza ha mandato tutti in ritiro. E’ la soluzione giusta? A volte il ritiro serve per parlare faccia a faccia con ogni giocatore e capire il problema della crisi.

 

(Claudio Ruggieri)