Partita decisiva per il Milan a Malaga stasera alle 20.45, nella terza giornata del gruppo C della Champions League. La formazione rossonera è partita abbastanza bene in Europa, con il pareggio contro l’Anderlecht e soprattutto la vittoria a San Pietroburgo contro lo Zenit, che ha lanciato la squadra di Allegri al secondo posto nel girone, proprio alle spalle di un Malaga finora travolgente grazie a due vittorie, entrambe per 3-0, appunto contro russi e belgi. Questa dunque è la sfida al vertice del gruppo: un risultato positivo sarebbe un grosso passo avanti, ma una sconfitta potrebbe complicare ulteriormente una situazione già difficile, dato che il Milan in campionato è addirittura in zona retrocessione, con 7 punti in otto partite e già cinque sconfitte. Anche la panchina di Allegri è decisamente instabile, e tra oggi e sabato (in campionato contro il Genoa) capiremo meglio come potrà evolversi la situazione. Per parlare di Malaga–Milan abbiamo sentito un grande ex della storia milanista, Pierino Prati. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Malaga-Milan che partita sarà? Una partita dove il Milan dovrà dimostrare orgoglio, coraggio, dovrà essere squadra, non arrendersi facilmente alle azioni del Malaga, cercare anche lui di fare la partita.
Per Allegri è l’ultima spiaggia? Il Milan non è abituato a esonerare gli allenatori, ma certo bisognerà anche fare risultato e se si perdesse, esonerare Allegri servirebbe anche a dare una scossa alla squadra.
Cosa non funziona nei rossoneri? Non c’è gioco, e poi sembra che ognuno faccia quello che vuole, non segua il suo ruolo in campo. Una squadra ha bisogno di rispondere a un collettivo, ogni giocatore deve far parte di un progetto ben preciso.
Cosa bisognerà fare per uscirne? Riassestarsi, giocare nel modo più giusto, tenere la fase difensiva nel migliore dei modi e poi anche quella d’attacco. Non farsi aggredire, lasciare spazio agli avversari, ma prendere l’iniziativa della partita.
Cosa bisognerà temere del Malaga? La loro sicurezza, il fatto che giocheranno tranquilli dopo i primi due risultati positivi in Champions. Saranno i primi minuti quelli più difficili, in cui il Malaga aggredirà certamente il Milan e la squadra rossonera dovrà resistere.
Se l’aspettava così forte?
E’ una buonissima squadra, in campionato è terzo dietro Barcellona e Atletico Madrid. E’ una realtà del calcio spagnolo.
El Shaarawy potrebbe essere il salvatore dei rossoneri?
Lui è un attaccante molto importante, sta giocando bene. Ma tutto il Milan dovrà ritrovarsi. Certo non è più la squadra della scorsa stagione, ma ci sono calciatori forti come Montolivo, Pato, Abate. Bisognerà che poi Boateng e Nocerino tornino a giocare al loro livello, che si recuperi Robinho, bisognerà che il Milan in questo momento difficile trovi la grinta necessaria per uscire dalla crisi di risultati che sta attraversando.
Cosa manca ancora?
Manca un leader, un giocatore che spinga la squadra, come erano Gattuso, Ibrahimovic, Thiago Silva. Con un leader tutti gli altri calciatori riescono a dare il meglio di sé stessi.
Dove potrà arrivare il Milan in Champions League?
Si potrà giocare la qualificazione con lo Zenit e il Malaga. Dipenderà molto dalle partite con la squadra spagnola, che potrebbero risultare veramente decisive.
Il suo pronostico?
Basterebbe un pareggio, che darebbe morale e convinzione alla squadra.
(Franco Vittadini)