Ultima spiaggia per Massimiliano Allegri. Il match di domani sera contro il Genoa (inizio alle ore 20.45), valido per la nona giornata di serie A, sarà decisivo per la sorte del tecnico del Milan. Il pessimo avvio stagionale della squadra ha inevitabilmente, e pesantemente, messo in discussione il più che mai pericolante Allegri. L’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani, alla vigilia del match di Champions League con il Malaga, aveva assicurato che per l’allenatore quella con gli spagnoli non sarebbe stata l’ultima gara, qualunque fosse stato il risultato finale. Adesso, però, la pazienza è finita, soprattutto da parte del presidente Silvio Berlusconi, che non vede l’ora di voltare pagina e riportare il Milan ai livelli che gli competono. Sarà un match assai delicato anche per il Grifone, reduce da un inaspettato cambio della guardia in panchina. Il presidente Enrico Preziosi ha chiamato al capezzale dei rossoblù un tecnico navigato come Gigi Del Neri, che subentra a un De Canio che pure non aveva fatto malissimo. L’allenatore di Aquileia, la cui ultima esperienza alla Juventus non era stata di certo indimenticabile, ricomincia dunque da Genova, dove ha lasciato un ottimo ricordo, ma sulla sponda sampdoriana (con il famoso quarto posto del 2009-10 e la conseguente qualificazione ai preliminari di Champions). Aspettiamoci quindi una partita incerta e dai forti contenuti agonistici, magari non bella (vista la posta in palio) ma sicuramente emozionante.
La formazione di Allegri, statistiche alla mano, vanta un buon possesso-palla medio, a partita, del 59%. La squadra rossonera gestisce piuttosto bene il pallone, come testimoniato dalla percentuale di passaggi riusciti, del 70,4%, ma concretizza poco e male, visto che soltanto 6 tiri su 16 complessivi finiscono verso lo specchio della porta avversaria. Domani il Milan dovrebbe scendere in campo con la seguente formazione, schierata secondo il modulo a rombo, un ritorno all’antico dopo l’esperimento europeo della difesa a tre. Spazio ad Amelia tra i pali, difesa a quattro con Abate, Yepes, Bonera e Antonini, mediana con Montolivo play basso, De Jong e Nocerino interni, Boateng che torna titolare sulla trequarti (ultima spiaggia anche per lui?), a sostegno di Pazzini ed El Shaarawy. Ancora indisponibili, tra gli altri, Abbiati e Robinho.
Una serie di dati ben precisi certifica che il Genoa è ancora una squadra da ‘lavori in corso’. I rossoblù, numeri alla mano, non eccellono in alcuna specialità: il possesso-palla è del 41%, la percentuale di passaggi riusciti del 55%, quella relativa alla pericolosità offensiva del 44% circa. Insomma è un Grifone che deve crescere tanto, specie in zona offensiva (solo 5 tiri su 12 finiscono nello specchio). Una pioggia di indisponibili (Rossi, Anselmo, Ferronetti, Vargas, Jorquera e l’ex Borriello, tutti acciaccati, oltre allo squalificato Canini) rende molto difficile il compito del nuovo arrivato Del Neri, che pare orientato a varare il modulo 4-4-1-1, con Immobile unica punta, supportato da Bertolacci. A centrocampo Jankovic e Antonelli sugli esterni, con Kucka e Toszer centrali, difesa formata da Sampirisi, Bovo, Granqvist e Moretti, davanti al portiere titolare Frey.
Amelia; Abate, Bonera, Yepes, Antonini; De Jong, Montolivo, Nocerino; Boateng; Pazzini, El Shaarawy. All.: Allegri.
A disp.: Gabriel, Petkovic, De Sciglio, Mexes, Acerbi, Ambrosini, Emanuelson, Constant, Flamini, Bojan, Pato.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Muntari, Vilà, Strasser, Abbiati, Mesbah, Robinho.
Frey; Sampirisi, Granqvist, Bovo, Moretti; Jankovic, Toszer, Kucka, Antonelli; Bertolacci; Immobile. All.: Del Neri.
A disp.: Tzorvas, Stillo, Merkel, Melazzi, Piscitella, Seymour.
Squalificati: Canini.
Indisponibili: Rossi, Anselmo, Ferronetti, Vargas, Jorquera, Borriello.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.