La spettacolare sfida tra Palermo e Milan si è appena conclusa sul risultato di 2-2. I rosanero, dopo essersi portati sul 2-0 grazie alle reti di Miccoli su rigore e di Brienza, si sono fatti rimontare dal Milan. Montolivo ed El Shaarawy hanno raddrizzato una gara che aveva già preso una svolta negativa. La reazione degli uomini di Allegri seppur proficua non può cancellare un primo tempo assolutamente negativo. Con il pareggio di oggi i rossoneri si portano a quota 11 punti, rimanendo nella parte centrale della classifica, mentre il Palermo giunge a 8 punti, ma resta ancora impantanato in zona pericolosa.



L’atteggiamento di inizio gara del Milan è troppo timoroso. Ne approfittano i padroni di casa che senza indugi prendono il timone del match. Le occasioni con lo scorrere del tempo aumentano e nel finale Miccoli trova la rete, trasformando un penalty. A inizio ripresa gli ospiti entrano troppo rilassati e Brienza segna un gol talmente facile da far imbarazzare il dott. Galliani, sempre più sconsolato in tribuna. Allegri rischia il tutto per tutto, cambiando modulo e interpreti. In particolare gli ingressi di Bojan ed Emanuelson danno più dinamicità all’attacco. Il monologo rossonero dura fino allo scadere e porta le due reti del pareggio.
Ancora una volta la truppa di Gasperini rimane incompiuta. Ennesimo pareggio che non scuote la classifica, ma che soprattutto lascia l’amaro in bocca per non esser riusciti a mantenere il doppio scarto. Dopo aver messe in mostra il miglior Palermo della stagione i rosanero si compattano all’indietro facendo il gioco di un Milan ferito e furibondo. I tentativi di Gasp sono stati inutili e la squadra perde ancora altri punti per strada.
Il punto guadagnato questa sera in terra sicula è frutto di una reazione violenta. I punti positivi da cui ripartire sono molti, ma la paura e l’atteggiamento timoroso mostrato nella prima frazione sono fattori da cancellare.
C’era una volta la bolgia del Barbera… Questa sera si registra uno dei record negativi per una partita di cartello come questo. La società forse, dovrebbe riconsiderare anche, il rincaro dei prezzi dei biglietti…
Pur conducendo con polso la partita, toppa diverse decisioni. Nel primo tempo manca un rigore al Palermo su Morganella. Nella ripresa, Cetto poteva essere espulso per somma di ammonizioni.



Rovina una partita ordinata con un’uscita impulsiva che regala a El Shaarawy la rete del pareggio.
Chiamato in causa più volte regge bene l’impatto contro l’attacco rossonero. DONATI s.v.
(dal 8’ p.t. VON BERGEN 6 Entra bene in partita respingendo di testa o di piede gli assalti avversari. Temerario.)
Ruvido, ma efficace si fa sentire come può. In difficoltà costante quando viene puntato in velocità.
(dal 22’ s.t. CETTO 6 Prestazione tutto sommato positiva. Un po’ troppo irruento, ma pur sempre efficace)
Poco coraggioso a inizio gara, trova spazi e guizzi che lo rendono pericoloso. Nella ripresa colleziona molti recuperi.



RIOS 5,5 Poco propositivo. Fa andare su tutte le furie il mister per il suo atteggiamento compassato.
Muscoli e cuore. Da brividi la steccata che lancia Miccoli alla conquista del rigore. Sempre in avanscoperta oltre i confini. Nel finale fa il possibile per frenare il corteo rossonero, ma da solo non è facile.
Resta sempre troppo indietro non impensierendo Abate.
 Lo sloveno risponde alle critiche con una prestazione più che sufficiente. La cura Gasperini dà i suoi frutti in questa gara che lo vede a suo agio tra le linee rossonere.
 La difesa rossonera gli stende un tappetto rosso invitandolo a nozze. Lui avanza, calcola e ringrazia.
(dal 12’ s.t. GIORGI 6 Dà una notevole mano alla difesa facendosi trovare pronto al raddoppio. Non riesce mai a farsi trovare pronto nei contropiedi.)
 Primo tempo da all-star con due gol sfiorato e un rigore concretizzato. Nella ripresa si eclissa non riuscendo mai a tenere palla o a far risalire la squadra.

Mette in campo una squadra che rispecchia perfettamente il suo credo calcistico: organizzazione, movimento e proposizione. La vittoria gli sfugge di mano più per demeriti della squadra. Nonostante le sue urla il centrocampo non riesce a salire e l’avversario ne trae vantaggio.

Si pietrifica sulle conclusioni di Miccoli (da punizione) e Brienza (gol). Non gli viene chiesto di fare i miracoli, ma un intervento da ricordare ogni tanto…
Nervoso, distratto e fuori forma. Sbaglia una quantità industriale di servizi nel primo tempo rischiando di mettere in serio pericolo la sua difesa. Lascia troppo spazio a Brienza nell’occasione della rete.
Fa ciò che gli è chiesto in maniera egregia. Sempre più sicuro e a suo agio nella difesa a 3.
 Esce alto spesso rischiando molto. Spesso soffre la velocità del trio palermitano andando in tilt.
(dal 8’ s.t. PAZZINI 5,5 Non entra in partita, anche se va ricordato che un giocatore come lui per essere decisivo dovrebbe ricevere almeno un cross preciso.)
 Commette un’ingenuità regalando il rigore al Milan. Commette troppi errori sui traversoni e imprecisioni nei passaggi.

Piuttosto confuso. Non paga la scelta di proporre un pezzo d’antiquariato ancora impolverato e scoordinato.
(dal 1’s.t EMANUELSON 6,5 Dà più brio all’attacco svariando da ogni angolo del perimetro per proporre una chance in più ai compagni)
 Sempre più leader della cintura rossonera. Non disprezza ruoli che non gli competono recuperando diversi palloni. Nel secondo tempo guida il timoniere della nave in tempesta riuscendo a trovare le dritte che permettono a tutto l’equipaggio di sopravvivere.
 Parte bene mostrandosi propositivo e dando tanta quantità al centrocampo. Progressivamente però si spegne rimanendo aggrappato al trend della squadra.
 Pochi guizzi e molti errori. Spesso perde la posizione, altre volte sbaglia i movimenti andandosi a complicare la vita. Fuori ruolo.
PATO 5 La condizione è ancora lunga da essere ritrovata. Il bel Pato che fece innamorare gran parte d’Italia è forse un lontano parente del giocatore visto questa sera.
(dal 8’ s.t BOJAN 6,5 Il ragazzino terribile visto ai tempi della Cantera pare essere tornato. Veloce, imprevedibile e reattivo. Diventa l’uomo più pericoloso dell’attacco rossonero dopo pochi attimi dal suo ingresso. Incontenibile.)
 Lavora sporco per oltre un’ora sbattendosi come può e provando a far ripartire il giocattolo rossonero. La dedizione e il coraggio non gli mancano gli permettono di trovare l’ennesima rete decisiva.

 “Houston abbiamo un problema”.Se fosse così andrebbe perfino bene. Ma i problemi del Milan 2013 sono sparsi e sempre più radicati. L’impatto alla gara, in primis, di una squadra del suo calibro dovrebbe essere tutto il contrario di quello visto questa sera. Da rivedere inoltre diverse interpretazioni nei ruoli. 

(Francesco Davide Zaza)