L’inizio di stagione di Giampaolo Pazzini non è stato idilliaco. Il Pazzo ha iniziato bene con la tripletta contro il Bologna nella seconda giornata di campionato, dopo si è perso inesorabilmente. Fino ad arrivare alla settima giornata di campionato, nel derby contro l’Inter, dove non è partito titolare per la terza volta consecutiva. Allegri ha deciso di puntare su un attacco “leggero” e di maggiore qualità con Bojan, El Shaarawy e Boateng, tre giocatori che non sono prime punte. Pazzini quindi un’altra volta in panchina: è entrato nel secondo tempo e ha cercato in tutti i modi di segnare il gol del pareggio. Avrebbe voluto tanto esultare anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa contro la squadra che lo ha scaricato quest’estate. E invece Pazzini è arrivato in ritardo su un cross di Robinho e ha ciccato clamorosamente un altro invito del brasiliano. Un’altra serata storta per Pazzini che non è riuscito nemmeno a ricambiare il favore: il suo assist da playstation (davvero molto bello) per Robinho è stato vanificato dall’intervento di Samuel, che ha impedito al carioca di arrivare sul pallone. Allegri sembra orientato a confermare questo attacco leggero senza punta di riferimento, con Pazzini che rischia di rimanere in panchina. Andrea Mandorlini, attuale tecnico del Verona, è stato allenatore di Pazzini a Bergamo nella stagione 2003-2004, quando l’attaccante di Pescia aveva 19-20 anni. In esclusiva a Ilsussidiario.net, l’allenatore ravennate ha parlato del momento di Pazzini: “Non so onestamente quali problemi abbia Pazzini, io però non ne farei un dramma: è capitato in un periodo un pò strano. Magari non sente ancora pienamente la fiducia dell’ambiente, ma credo sia una questione di tempo perchè ingrani“. Nessun dramma dunque per Mandorlini che non vede un giocatore in crisi. Nel derby Pazzini è arrivato sempre con quel pizzico di ritardo sul pallone ma Mandorlini prova a difenderlo: “Non sono arrivati tanti cross puliti per le sue doti aeree, ecco perché magari non riesce a mettere in mostra il proprio potenziale” ha dichiarato l’allenatore del Verona. Mandorlini è convinto che il Milan debba fare molto di più: “Per esaltare un centravanti come Pazzini bisognerebbe scodellare al centro tanti cross per sfruttare le sue doti acrobatiche. A me piace molto come attaccante, sono sicuro che si riprenderà. Anche se bisognerà verificare le scelte di Allegri“. Per Pazzini dunque tutto dipenderà anche dal tecnico rossonero che dovrà cambiare modulo. Niente più 4-2-3-1 con attaccanti leggeri ma un modulo che…
…individui in lui il riferimento principe. Il bomber di Pescia vuole assolutamente vincere la sua sfida, vuole fare bene al Milan e per questo cercherà di fare bene e allenarsi alla grande in queste due settimane prima del ritorno in campionato, dopo la sosta delle Nazionali.
(Claudio Ruggieri)