Si rischia una nuova rivoluzione in casa Milan in vista del mercato di riparazione del prossimo gennaio del 2013. Dopo il via-vai della scorsa estate che ha portato a partenze in massa e arrivi qualitativamente non all’altezza dei sostituti, fra pochi mesi potrebbero essere molti i rossoneri che lasceranno per sempre Milanello. L’ad Galliani nelle ultime stagioni si è mosso sempre in maniera importante durante la finestra invernale, ma se gli anni scorsi si trattava più che altro di operazioni per rimpiazzare eventuali infortunati, questa volta l’obiettivo avrà un risvolto tecnico. Il rendimento dei giocatori rossoneri in queste prime 10 uscite stagionali è al di sotto delle attese e sono coinvolti sia i nuovi arrivati quanto i vecchi. Sul banco degli imputati per questo inizio di stagione scellerato sono finiti in tanti, perchè l’involuzione è a livello globale e non ha un singolo colpevole; ma in questa categoria rientra sicuramente Robinho, forse il calciatore attorno al quale ruoterà tutta la campagna acquisti invernale. Il brasiliano era stato fortemente contattato dal Santos durante la scorsa estate, poi l’operazione decadde per mancanza di tempi tecnici ma soprattutto per l’offerta irrisoria presentata dalla società verdeoro. Dal Brasile hanno messo sul piatto 9 milioni di euro e, a tre mesi di distanza, la società milanese ci sta seriamente pensando anche perché il giocatore ha dato il suo assenso. Si tratta dell’ennesima “occasione” per il club meneghino di liberarsi di un calciatore dall’ingaggio pesante (Robinho percepisce 4 milioni di euro netti all’anno ed è il più pagato del Milan al pari di Mexes e Pato). La cessione dell’ex Manchester City potrebbe essere dunque il primo tassello sulla strada del 4-3-2-1, il modulo che Allegri sembra intenzionato ad adottare in futuro (oppure con la difesa a 3, ma lasciando intatto lo schema con due trequartisti alle spalle della punta). I 9 milioni di euro si aggiungeranno ai circa 15 milioni che il Milan percepirà con la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League (tutta da costruire ma certamente non impossibile) e potrebbero sommarsi anche agli incassi derivanti da altre partenze “vip”, su tutte, quella di Kevin Prince Boateng, giocatore ormai solo l’ombra di quello di un anno e mezzo fa, che piace moltissimo in Germania. Altri giocatori in esubero potrebbero salutare il rossonero: Flamini e Traoré, utilizzati pochissimo, sono su questa lista. Discorso a parte merita Nigel De Jong, verso il quale vi erano moltissime aspettative ma che fino ad ora non ha reso come ci si attendeva.
Non è ancora definitiva la sua partenza ma il nazionale olandese verrà tenuto sotto esame da qui fino al prossimo gennaio e non è escluso che possa fare clamorosamente le valigie già in inverno, venendo dunque meno alla scelta dello staff tecnico di affidarsi ad un calciatore di esperienza e presunta leadership, che però non ha ancora mostrato.