Domani il Milan scenderà in campo alle ore 18 contro il Chievo per il primo anticipo della undicesima giornata di serie A. L’attesa è tutta per Juventus-Inter, ma la giornata sarà aperta dai rossoneri, per quello che potrebbe essere definito con un pizzico di cattiveria ‘scontro diretto’ per la salvezza. Al di là delle tristi considerazioni che suscita la classifica attuale, questa è una partita da vincere per cominciare a risalire nella graduatoria della serie A. L’analisi di Massimiliano Allegri comincia dall’attacco, troppo dipendente da El Shaarawy: “Valuterò Pato. Comunque se non gioca lui c’è Pazzini. Dietro alla punta ci sarà El Shaarawy, a lui piace partecipare alla manovra. Mi auguro che Stephan faccia 35 gol ma sarà difficile, servono i gol degli altri attaccanti. Non credevo che potesse avere tanta continuità. Ha molto da imparare, deve lavorare molto per fare il salto di qualità, ha 20 anni ed ha tutto il tempo per farlo. Ha dalla sua qualità tecniche e fisiche, grande velocità e resistenza. Bojan è un giocatore di qualità, ritroverà il gol”. Il tormentone è sempre quello legato alla solidità della sua panchina; la rimonta di Palermo dimostra che la squadra è con lui, ma la situazione non è ancora sicura. Allegri comunque rassicura che i rapporti con la dirigenza sono buoni, in primis con Adriano Galliani: “La società mi ha sempre protetto, quest’anno abbiamo e avremo ancora delle difficoltà ma il club sta mettendo le basi per poter in futuro, già dal prossimo campionato, competere per i primi tre posti in Italia”.
Si torna dunque a parlare del Chievo e della probabile formazione, che non vedrà più il centrocampo a cinque: “Domani giochiamo col 4-2-3-1. In porta rientra Abbiati, sulle fasce dietro ci saranno Abate e Constant. Montolivo gioca. Boateng domani ci sarà (ma partirà dalla panchina, ndR), mentre Robinho dovrebbe tornare martedì in Champions League. Muntari si è fermato ieri per un intoppo, sono cose che succedono dopo un rientro da infortunio lungo. Comunque nulla di preoccupante”. Massimo rispetto per gli uomini di Eugenio Corini: “Il Chievo a Napoli ha fatto una grande partita. E’ un avversario che corre e non concede molto. E’ aggressivo e forte in contropiede”. Bocciato il centrocampo a cinque, contestato dai piani alti rossoneri?
Allegri si difende: “Rifarei le stesse scelte, e lo dimostra poi l’andamento della partita. Non vuol dire che non sono in sintonia con la società, quando me l’hanno chiesto ho dato le mie spiegazioni. Io non mi diverto a cambiare i moduli, non potevo fare mercato nell’intervallo. Nè posso inventare i giocatori nei ruoli: se ho fuori Boateng e solo due esterni, Emanuelson e El Shaarawy, o ci metto un guardalinee sull’esterno o devo cambiare sistema di gioco. I cambi che ho portato in panchina sapevo che ci avrebbero potuto dare molto e sapevo che il Palermo poteva calare”. E i rapporti con il presidente Berlusconi? “Non l’ho ancora sentito, ma tenete conto che sono passati due giorni… E poi è stato fortunato, ho letto che ha visto solo gli ultimi 20 minuti”. Ironia toscana, che non guasta mai.