Quinta giornata della Champions League 2012/2013, girone C: la partita tra Anderlecht e Milan, che si è giocata in Belgio si è conclusa con il risultato di 1 a 3 a favore dei rossoneri. I gol sono arrivati tutti nella ripresa: al 2′ è andato in gol El Shaarawy, poi il Milan ha raddoppiato con Mexes al 26′; l’Anderlecht ha accorciato lo svantaggio al 33′ con De Sutter; nel finale ha chiuso la partita Pato al 46′. 



Partita abbastanza povera nel primo tempo, con poca velocità e pochi acuti da parte dei rossoneri; nella ripresa la partita si è sbloccata subito con il gol del Faraone, e ciò ha portato ad una partita molto più spettacolare con l’Anderlecht che cercava di recuperare, mentre il Milan ripartiva in contropiede; con il raddoppio di Mexes e l’uomo in più la partita sembrava chiusa, ma i padroni di casa non hanno mollato, hanno dimezzato lo svantaggio e ci hanno provato nel finale. Poi il gol di Pato ha chiuso definitivamente la partita e quindi il Milan è volato agli ottavi di finale.



Buona partita della squadra belga che nel primo tempo a sostanzialmente messo sotto i rossoneri e ha rischiato di trovare il gol; poi nella ripresa, dopo il gol subito inizialmente l’Anderlecht ha continuato a pressare ma ha subito il il secondo gol sugli sviluppi di calcio piazzato; nel finale, in dieci, i padroni di casa sono riusciti ad accorciare le distanze, ma poi nel finale riversandosi tutti in avanti hanno dovuto subire il terzo gol del Milan che ha definitivamente chiuso i giochi. 

Nel primo tempo il Milan ha sofferto molto, ma nella ripresa è migliorato; il gioco non è sicuramente quello dei tempi migliori, ma in questo momento è necessario fare risultato; sopra di 2 gol e di un uomo il Milan ha subito il gol che ha riaperto la partita ed è tornato a soffrire; poi Pato ha chiuso il conto, ma che sofferenza per gli uomini di Allegri. Si premia così, più che la prestazione e il gioco, l’importanza del risultato che ha portato i rossoneri agli ottavi di finale con una giornata di anticipo.



Non tira fuori un cartellino neanche a pagare; non stava per tirare fuori neanche quello sul fallo da ultimo uomo su Pato, ma è stato richiamato dagli altri componenti della terna arbitrale.

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Proto, 6: sui gol non può nulla, perchè sono tutti imprendibili. Per il resto fa il suo senza eccellere.

Kljestan, 5: soffre la velocità del Faraone e sulla fascia destra non spinge mai.

Nuytinck, 5: il fallo su Pato provoca la sua espulsione; lascia la sua squadra nel momento del bisogno.

Kouyatè, 5: va a vuoto nell’occasione del primo gol e picchia molto; rischia più volte il giallo, che poi non gli viene dato.

Deschacht, 6: spinge molto sulla sinistra e poi rischia di trovare il pareggio nel finale.

Biglia, 6,5: buona prestazione, fa girare la palla con molta precisione e facilità.

Gillet, 6: a destra spinge abbastanza senza però creare serie difficoltà ai rossoneri.

Praet, 5: un tiro nel primo tempo e nulla più. Niente di eclatante. (De Sutter, dal 30′ del s.t., 7: entra, segna e mette paura al Milan).

Bruno, 5: si perde molto in fascia a destra, non salta mai l’uomo e sbaglia molto in termini di cross e assist. (Jakovenko, dal 21′ del s.t., senza voto).

Jovanovic, 5,5: ci prova nel primo tempo, ma viene fermato da Abbiati; poi nella ripresa sparisce e viene sostituito. (Canesin, dal 32′ del s.t., senza voto).

Mbokani, 6: gioca per la squadra, ci prova poco però in zona gol e manda piuttosto i compagni in zona gol. 

 

Abbiati, 6,5: il portiere si fa perdonare gli errori di Napoli soprattutto nel primo tempo quando salva il risultato su Jovanovic. 

De Sciglio, 6,5: sbaglia molto nel primo tempo come tutti, però nella ripresa serve un assist d’oro per El Shaarawy e corre molto lavorando molto per la squadra. 

Mexes, 6,5: dietro soffre nel primo tempo, poi segna un gol da cineteca in rovesciata che dà al Milan la qualificazione. Esce per infortunio al ginocchio. (Zapata, dal 34′ del s.t., senza voto).

Yepes, 6: si perde in qualche distrazione e da una di esse nasce il gol dei belgi; non è una sicurezza, ma lotta sempre.

Constant, 5: commette certi errori che non dovrebbe fare, spinge poco a sinistra e sta molto sulle sue senza dare ampiezza al gioco rossonero. (Emanuelson, dal 30′ del s.t., senza voto).

Montolivo, 6,5: fa girare palla, è l’unico che ha le qualità tecniche a centrocampo, lancia spesso e con precisione. Anche nei recuperi e nell’interdizione se la cava.

De Jong, 5,5: fa sempre fatica con la palla fra i piedi, un po’ meno quando la deve recuperare. Però non può giocare solo con passaggi di 10-15 metri, deve rischiare un po’ di più.

Nocerino, 6: tanta corsa, tanti inserimenti, ma non c’è più Ibra a servirlo. Si mette comunque al servizio della squadra.

Boateng, 5: dov’è finito il giocatore dello scorso anno e di quello prima? Si trova in un’involuzione tecnica e mentale che fa paura, rispetto al giocatore che giocava sgombro da pensieri degli anni precedenti.

Bojan, 5: questa sera fa poco, perde tanti palloni, quei pochi che ha li gestisce male e con lentezza. Viene sostituito. (Pato, dal 22′ del s.t., 7: entra a partita in corso e in 20′ segna e fa espellere un uomo; bisogna dargli fiducia, perchè può essere il vero acquisto di quest’anno. Unica cosa è che non deve isolarsi dalla manovra).

El Shaarawy, 7,5: niente da dire su questo giovane; sta dimostrando tutto: anche oggi un gol bellissimo e poi l’assist per il gol di Pato. Se continua così è da record.

All. Allegri, 6: squadra che non gioca bene, ma che oggi vince; azzecca il cambio di Pato e viene tenuto in piedi dal Faraone. Si vedono leggeri miglioramenti.

 

(Matteo Lambicchi)

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