Torna a parlare del suo Milan Silvio Berlusconi. Lo aveva promesso: “Non ho più compiti istituzionali, tornerò allo stadio e sarò più vicino alla squadra”. E’ stato di parola: venerdi scorso il presidente dei rossoneri ha fatto visita ai giocatori a Milanello, prima della partenza per Napoli. La sua presenza ha evidentemente sortito gli effetti sperati, visto che il Milan ha saputo rimontare due gol ai partenopei e centrare un punto importante; poi è arrivata la vittoria in Belgio e il passaggio del turno di Champions League. Berlusconi ci ha preso gusto e, intercettato dai giornalisti davanti a Palazzo Grazioli, ha parlato ancora una volta della squadra, confermando che tornerà a Milanello: “Sarò lì domani, la mia presenza carica la squadra: avete visto contro il Napoli. C’è bisogno di me, devo continuare a presenziare”. In più, quella di domenica è la gara contro la Juventus, la rivincita dello scorso 25 febbraio, lo scontro al vertice, il gol di Muntari, le polemiche infinite. Un Berlusconi carico dunque, al quale è piaciuta la squadra nelle ultime due uscite e, pur se il suo Milan oggi non lotta per lo scudetto, è fiducioso per il prossimo futuro. Lo dimostra quando parla di El Shaarawy: “Abbiamo trovato lui, e quella dei giovani in generale è la strada giusta. Ne provi tre o quattro, ne fai emergere uno: va comunque bene. Adesso c’è bisogno di un periodo di rifondazione, dobbiamo guardare ai giovani pensando che vogliamo avere una squadra competitiva”. Naturalmente il presidente del Milan non è insensibile all’argomento cessioni illustri, in particolare quella di Ibrahimovic. Di fatto Berlusconi ha confermato l’indiscrezione avuta in esclusiva (clicca qui per l’intervista a Massimo Brambati) secondo lui non avesse intenzione di vendere lo svedese: “Lo rimpiango sul campo, assolutamente: ma c’era un risparmio di 160 miliioni di euro in tre anni”. A proposito di attaccanti: domenica sera c’è la Juventus e va bene la presenza di Berlusconi a Milanello, ma contro i campioni d’Italia non ci sarà Pato, nuovamente fermato da guai fisici e peraltro polemico nei confronti di Allegri, per il poco spazio che gli sta concedendo. La cessione sembra essere vicina – si parla del Corinthians interessato – ma Berlusconi pensa ancora di tornare a vederlo giocare in rossonero: “Certo è un problema: era il giocatore più talentuoso del Milan e anche quello di maggior futuro, dunque è davvero un problema, soprattutto per cosa fare. Spero di vederlo guarire, lo spero davvero: 



non si può avere una diminuzione simile del patrimonio. Per un ragazzo di 22/23 anni avere così tanti incidenti…”. Chissà, forse il presidente ripensa tante volte allo scorso gennaio, quando bloccò la cessione del Papero al Paris Saint Germain, rinunciando di fatto anche a Carlos Tevez. Ad ogni modo, quello è il passato: il presente parla della partita contro laJuventus, di cui Berlusconi dice: “E’ un’ottima squadra, come l’Inter. Chi vince lo scudetto? Non voglio inimicarmi nessuna delle due. Sicuramente lotteranno fino alla fine per il titolo”. Con un punta di rammarico per il fatto che non sia una lotta a tre.

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