E’ il giorno di Milan-Juventus, big-match della quattordicesima giornata di serie A. Lo scorso anno era una partita decisiva per lo scudetto: come dimenticare l’episodio ormai celeberrimo del gol fantasma di Muntari, non concesso ingiustamente tra le proteste rossonere. Poteva essere il 2-0 del Milan, alla fine invece arrivò l’1-1 dei bianconeri, che volarono verso la conquista del tricolore – anche e soprattutto per le pause mentali e di risultati dei rossoneri, che persero punti importanti a Catania e in casa della Fiorentina, permettendo il sorpasso e la fuga della formazione di Antonio Conte. Tensioni clamorose, che quest’anno non sembrano esserci, in un clima generalmente assai più disteso per la situazione di classifica, che vede al momento il Milan a 17 punti di distanza dalla Juventus capolista. Dovrebbe giovarsene lo spettacolo, che in partite come queste non manca quasi mai. Il Diavolo si affiderà alla vena di El Shaarawy, capocannoniere del campionato (ha fatto meglio di Ibrahimovic in quanto a gol dopo tredici giornate), la Juventus al blocco dei soliti noti, Chiellini escluso (un infortunio lo ha messo ko). La ricostruzione rossonera, senza Ibra, Thiago Silva e i senatori, è stata particolarmente dolorosa, ma gli ultimi risultati sembrano aver rimesso in carreggiata il gruppo Allegri, che sogna lo sgambetto alla Vecchia Signora.
Il tecnico rossonero Massimiliano Allegri, nella conferenza-stampa della vigilia, ha posto ancora una volta l’accento sull’appoggio ricevuto dal presidente Berlusconi, tornato ad interessarsi più da vicino delle sorti della squadra: “E’ stato carismatico come sempre, e domani (oggi, ndr) un risultato positivo cancellerebbe tutto ciò che c’è stato finora di negativo”. Insomma un Allegri speranzoso, che però ancora una volta sarà costretto a rinunciare a Pato, protagonista di un clamoroso sfogo qualche giorno fa, relativo al suo utilizzo a singhiozzo: “Deve avere pazienza per tornare ad essere il campione di un tempo. Parlare della sua partenza non serve”, è il parere del mister, che spera tuttora di recuperare il ‘Papero’ alla causa. L’undici anti-Juve è praticamente fatto, e dovrebbe essere impostato in chiave 4-3-3. In avanti giocheranno Boateng, Bojan ed El Shaarawy, a centrocampo Montolivo, De Jong ed Emanuelson, in difesa De Sciglio, Mexes, Yepes e Constant, davanti a Christian Abbiati, chiamato al riscatto personale dopo le incertezze esibite al San Paolo che hanno fatto infuriare Adriano Galliani.
A disposizione i portieri Amelia e Gabriel, i difensori Acerbi e Zapata, i centrocampisti Nocerino e Flamini, gli attaccanti Niang, Pazzini e Robinho. Una panchina, per forza di cose, abbastanza risicata, viste le tantissime assenze, anche se l’allenatore dispone comunque di valide alternative da utilizzare a gara in corso, da Nocerino a Robinho.
Un vero e proprio esercito di assenti per mister Allegri, che deve fare a meno di Abate, Bonera, Antonini, Mesbah e Didac Vilà in difesa, di Ambrosini, Muntari e Traorè a centrocampo e di Pato in attacco. Risulta tra i convocati, invece, Strasser, al rientro dopo un lunghissimo infortunio.
Ancora una volta il tecnico Angelo Alessio ha deciso di non parlare alla vigilia del match. Un modo come un altro per continuare la battaglia di isolamento mediatico portata avanti già da qualche settimana, almeno per quanto riguarda le gare di campionato. Il match è di quelli da non fallire, dunque, a parere dell’ambiente Juve, meglio evitare tante parole e fare i fatti. L’assenza di Chiellini è l’unica tegola per il tandem Alessio-Conte, che per il resto prosegue con il consueto turnover offensivo. Stavolta è Quagliarella ad accomodarsi in panchina, dentro Giovinco dal 1′ al fianco di Vucinic. Per il resto è la solita Juve, con il cileno Isla preferito a Lichtsteiner sulla destra e Caceres come sostituto di Chiellini; Bonucci dovrebbe invece aver recuperato dall’influenza ed essere regolarmente in campo.
A disposizione i portieri Storari e Rubinho, i difensori Lucio, Lichtsteiner e De Ceglie, il jolly Marrone, impiegabile sia a centrocampo che da centrale difensivo, il mediano Pogba, gli esterni Giaccherini e Pepe, le punte Bendtner, Matri e Quagliarella. Panchina ricca sia per quantità che per qualità, probabile l’ingresso nella ripresa di almeno uno dei tre attaccanti di scorta e probabilmente di uno tra Pepe e Giaccherini, che possono cambiare il ritmo alla squadra sugli esterni.
Un solo assente, ma di grandissimo peso, tra le fila bianconere, con la ‘Vecchia Signora’ costretta a fare a meno dell’acciaccato Giorgio Chiellini. Il difensore della Nazionale ha provato fino all’ultimo a recuperare, ma non c’è stato nulla da fare. Chili e muscoli in meno per la retroguardia della Juve, obbligata a rinunciare ad un pezzo da novanta.
Abbiati; De Sciglio, Yepes, Mexes, Constant; Montolivo, De Jong, Emanuelson; Boateng, Bojan, El Shaarawy. All.: Allegri
A disp.: Amelia, Gabriel, Acerbi, Zapata, Nocerino, Flamini, Niang, Pazzini, Robinho.
Squalificati: –
Indisponibili: Vilà, Muntari, Mesbah, Antonini, Traorè, Ambrosini, Abate, Bonera, Pato
Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Isla, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Giovinco. All.: Alessio
A disp.: Storari, Rubinho, Lucio, Marrone, Lichtsteiner, De Ceglie, Pogba, Giaccherini, Pepe, Bendtner, Matri, Quagliarella.
Squalificati: Conte
Indisponibili: Chiellini
Arbitro: Rizzoli