Sembra esserci distensione nela vicenda Allegri-Berlusconi. La vittoria colta contro la Juventus ha evidentemente contribuito a portare il sereno in casa rossonera: dopo il pareggio in rimonta di Napoli e il passaggio del turno in Champions League il Diavolo coglie un altro importante successo, che contribuisce a dare un altro tono alla stagione, o almeno a questa parte di stagione. I meriti di Berlusconi ci sono: le due visite a Milanello hanno evidentemente dato una spinta in più alla squadra, che si è sentita punta nell’orgoglio e ha reagito di conseguenza. A livello tecnico, si sa, Massimiliano Allegri è sulla graticola da mesi: il livornese, non fosse stato per la mediazione di Galliani e la reale mancanza di alternative, sarebbe già saltato almeno tre o quattro volte, dopo le sconfitte più pesanti. Alla fine è rimasto lui in panchina, ma questo non ha comunque impedito a Berlusconi di parlare di Josep Guardiola come di una possibilità da affrontare e valutare concretamente. La reazione di Allegri era stata piccata: “Se Berlusconi va cercare Guardiola vuol dire che sono molto bravo io. Mi sento lusingato se la società cerca Guardiola, vuol dire che io sono uno dei più bravi se non il più bravo”. Allegri ha poi rivisto il tiro, spiegando di avere un ottimo rapporto con il proprio capo, ma nel contempo è arrivata la replica proprio dello stesso Berlusconi, che un po’ amareggiato ha esclamato: “Allegri non ha preso bene le mie parole su Guardiola? Non è un buon allievo…”. Ma il duetto a distanza non si è di certo esaurito perché il patron rossonero è stato intervistato da Belpietro, a “La Telefonata”, rincarando la dose. Il numero uno di via Turati ha ribadito il propri pensiero su Pep Guardiola, considerandolo insieme ad Arrigo Sacchi e a Johan Cruyff, il miglior fautore di gioco della storia del calcio. Di certo un’investitura niente male, che alimenta per l’ennesima volta le voci di mercato su un possibile sbarco dell’allenatore ex blaugrana a Milanello. Berlusconi ha comunque voluto tendere una mano ad Allegri, dicendo “Credo che chiunque vorrebbe Guardiola, ma noi abbiamo un ottimo rapporto con Allegri e con lui continuiamo…”. E’ lampante che i due non si amino alla follia e sono tanti a pensare che ad ogni modo le strade di Allegri e del Milan si separeranno a fine stagione. Il Diavolo tenterà di riportare Guardiola in Italia e solo un’eventuale debacle potrebbe spingere la dirigenza a proseguire il proprio rapporto travagliato con l’attuale allenatore; ma l’ex tecnico del Cagliari, stando a queste parole di Berlusconi, non appare del tutto tagliato fuori dal progetto futuro del Milan, che lo stesso presidente ha indicato secondo un piano triennale.
Questo sempre che non sia lo stesso Allegri a voler salutare Milanello, frustrato dalle continue voci sul suo addio e desideroso di intraprendere una nuova esperienza: probabilmente, molto dipenderà anche da come il Milan chiuderà la sua stagione.