A Milanello è tornato il sereno. La vittoria contro la Juventus ha concluso un importante miniciclo per i rossoneri, che si sono rialzati da un inizio stagione drammatico e vedono incrementate le possibilità di una stagione di alto livello – anche se magari non riguarderà la lotta scudetto. Decisivo il presidente Berlusconi nel far uscire nuovamente le motivazioni ai suoi giocatori, bravo anche Allegri a studiare una situazione tattica, il 4-3-3, che ha espresso le qualità dei singoli, bravi gli stessi calciatori a sacrificarsi in nome dei risultati. Tuttavia, in vista del calciomercato di gennaio sarà necessario qualche accorgimento. Anche in uscita: non c’è solo Pato sulla lista dei partenti, ma anche Kevin Prince Boateng. Impiegato come falso nove contro la Juventus, il ghanese ha convinto poco; il punto è che nemmeno come esterno o trequartista ha garantito un rendimento accettabile. Per Berlusconi e Allegri dovrebbe fare la mezzala, ma lui proprio non ne vuole sapere. Dunque, la cessione per Boateng potrebbe davvero concretizzarsi già a partire dal prossimo calciomercato di riparazione. Abbiamo chiesto un parere tattico sull’attacco del Milan ad Adriano Bacconi, ex tattico e preparatore atletico e oggi giornalista per la Rai. Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.
Bacconi, cosa ne pensa di Boateng falso nove? A me non piace molto, perchè toglie a Boateng un po’ delle sue potenzialità. Giocando così viene obbligato a un lavoro tattico al quale non è predisposto. Lui è un giocatore che ha bisogno di andare a cercarsi la collocazione e gli spazi; vincolarlo in una zona di campo potrebbe essere logorante anche mentalmente per un giocatore simile. Detto questo va segnalata un’altra cosa.
Quale? Dipende anche dalla disposizione e dal sacrificio dei compagni: contro la Juventus non c’è stata una vera marcatura a uomo su Pirlo, ma spesso Boateng si è scambiato di posizione con Robinho. Si crea così una partecipazione collettiva al rientro sotto la linea della palla, e questo potrebbe giovare a una posizione tattica di Boateng nel lungo termine. Se fosse solo lui a fare questo lavoro, alla lunga non ce la farebbe.
Come modulo allora come vede il futuro del Milan? Diciamo che il 4-3-3 non è l’ideale per Allegri: lui preferisce una squadra con tre centrocampisti di copertura e un trequartista fantasioso e molto creativo, che sicuramente non è Boateng.
Dunque sembra che il ghanese non abbia spazio…
Per come si era messa la stagione quest’anno non penso che il Milan possa tornare al 4-3-1-2; io penso che rimarrà con un modulo più offensivo, con due giocatori soli in mediana e tre giocatori dalle caratteristiche offensive molto spiccate. Sappiamo inoltre quanto gli allenatori del Milan debbano ascoltare il loro presidente…
Quindi in attacco cosa prevede? Serviranno due attaccanti di posizione e uno più di riferimento; in questa logica il tridente Robinh-Pazzini-El Shaarawy sarebbe la soluzione ideale; contro la Juventus Allegri non l’ha fatto per un chiaro timore nei confronti dell’avversario. Però, questa idea potrebbe essere riproposta con continuità in futuro.
Sul mercato quindi… Dovesse andare sul mercato, il Milan cercherà un giocatore delle caratteristiche di Pazzini, sempre che non si ritenga soddisfatto di lui; ma non penso che succederà.
(Claudio Franceschini)