Ll campionato di serie A è fermo: si riprenderà nel 2013 con l’ultima giornata del girone di andata, un girone che è stato dominato dalla Juventus che si è laureata campione d’inverno con due turni d’anticipo, arrivando alla 18esima giornata con 6 punti in più di quelli che aveva la scorsa stagione e con un vantaggio di otto lunghezze sulla Lazio. Il campionato però ci ha anche detto qualcosa che potevamo aspettarci già in estate: il Milan è in difficoltà. Certo i rossoneri si sono ripresi tra novembre e dicembre, hanno messo insieme una striscia di vittorie importante e si sono rimessi in carreggiata per quanto riguarda la rincorsa al terzo posto; ma i punti di distacco dalla coppia Fiorentina-Inter sono già 8, perciò nel girone di ritorno ci sarà bisogno di un Milan in grande spolvero per tentare la risalita. Certo anche la dirigenza dovrà fare il suo: in questo momento Adriano Galliani si trova in Brasile dove sta trattando la cessione di Pato e Robinho, ma i tifosi si aspettano che almeno una parte dei soldi incassati saranno reinvestiti per acquistare qualche giocatore che aumenti le possibilità del Milan di centrare gli obiettivi, tra i quali c’è anche quello di eliminare il Barcellona dagli ottavi di finale di Champions League. Il reparto dove forse i rossoneri avrebbero più bisogno è il centrocampo: l’infortunio di De Jong ha infatti lasciato il Milan senza il regista davanti alla difesa. Le soluzioni in mano ad Allegri possono essere due: chiedere a Galliani l’acquisto di un playmaker (si parla del ritorno di Van Bommel) oppure promuovere a direttore d’orchestra uno degli elementi già presenti nella rosa. Montolivo o Ambrosini sono i principali candidati; ma se dovesse vincere questa linea i rossoneri dovrebbero poi investire qualcosa su un interno, possibilmente un incontrista che renda meno gravoso il compito di una difesa sempre molto sollecitata e quindi spesso con l’acqua alla gola. Il nome giusto può arrivare dalla Francia, e sarebbe un ritorno in serie A oltre che un giocatore del quale avevamo già parlato in ottica Milan (clicca qui per approfondire): Mohamed Sissoko ha giocato nella Juventus, era arrivato a Torino voluto da Claudio Ranieri e nel primo anno e mezzo in bianconero era stato in grado di diventare un idolo dei tifosi per la sua grinta, i suoi interventi in mezzo al campo e le sue progressioni palla al piede. Un ottimo giocatore in grado di spezzare la manovra avversaria, un incontrista che nel pieno della sua forma ha pochi rivali. Il problema è proprio questo: il maliano ha spesso accusato problemi fisici che ne hanno rallentato l’esplosione, lo hanno costretto a rimanere ai margini alla Juventus fino all’addio e adesso ne stanno limitando anche il rendimento al Paris Saint Germain, dove nel frattempo si è accasato. Ancelotti lo utilizza poco…
… e Sissoko a 27 anni potrebbe aver voglia di una nuova sfida per rilanciare la sua carriera. Il Milan può essere l’ambiente ideale, perchè l’addio dei senatori della scorsa estate ha reso la squadra rossonera una sorta di “laboratorio” nel quale anche l’ultimo arrivato può diventare un leader; dalla Francia sono convinti che, pur in mancanza di contatti tra le due società (per il momento), il PSG non farà particolari pressioni per trattenere il giocatore, anche perchè Ancelotti ha a disposizione buoni giocatori in mezzo al campo (Matuidi e il giovanissimo Rabiot su tutti) e ultimamente schiera Pastore a centrocampo. Dunque, l’operazione è fattibile: Sissoko andrebbe a giocare sul centrodestra della mediana a tre, con Nocerino adibito a compiti di inserimento e Montolivo in cabina di regia. Va precisata però una questione che potrebbe rallentare l’operazione: Sissoko non potrebbe essere schierato in Champions League, avendola già giocata in questa stagioone con il PSG. Un particolare non di poco conto, visto che i rossoneri sono impegnati contro il Barcellona e ha intenzione di dare battaglia per il passaggio del turno. Sarà il maliano il volto nuovo del Milan in arrivo a gennaio? Staremo a vedere se sarà così.