Sarà l’ultima partita del Milan in questa fase a gironi di Champions League, che l’ha visto qualificarsi con il Malaga a spese dell’Anderlecht e dello Zenit San Pietroburgo. E proprio alle 20,45 di stasera la formazione rossonera incontrerà la squadra russa, in un incontro che non conta più nulla. Malaga primo, Milan secondo: il tanto atteso spareggio contro Luciano Spalletti non ci sarà, perchè lo Zenit non è andato oltre il pareggio contro gli spagnoli e dunque si giocherà solo l’Europa League. Per i rossoneri invece sarà una partita utile nella quale testare le seconde linee e prepararsi al prossimo impegno di campionato (a Torino contro i granata), senza dimenticare che la competizione va comunque onorata. Vincere poi aiuta a vincere: il Milan è in striscia positiva e altri tre punti non farebbero che accrescere morale e autostima della squadra. Per parlare di Milan-Zenit San Pietroburgo abbiamo sentito Tiziano Crudeli. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.



Per il Milan partita senza valore: dove trovare le giuste motivazioni? E’ sempre una partita di Champions League e bisognerà onorare questa competizione fino in fondo, cercando di fornire una buona prestazione.

Spazio alle seconde linee: decisione giusta? Direi di sì, il Milan dovrà ruotare in questa stagione tutti i giocatori che ha a disposizione e quindi fare turnover contro lo Zenit non mi sembra per niente una decisione sbagliata.



Il Milan visto nelle ultime apparizioni potrà fare tanta strada in Champions League? Viviamo alla giornata, senza pensare troppo in avanti. Molti potrebbero dire che anche il Chelsea la scorsa stagione non aveva iniziato bene in Champions e finì per vincere. Il Milan però non ha un reparto arretrato forte come quello inglese, che aveva Drogba come valore aggiunto in attacco. E poi anche in campionato non sta andando benissimo, a dimostrazione di non avere una squadra di vertice. Senza dimenticare che in Europa le sorprese sono sempre all’ordine del giorno. Chi si aspettava un Malaga così forte?



Lo Zenit si è dimostrato ancora una volta squadra “immatura” a livello internazionale: cosa le manca? Vuol dire che spendere tanti soldi spesso non è sufficiente per vincere. Hanno comprato giocatori come Hulk e Van der Wiel, eppure non si sono qualificati. Non è certo colpa di Spalletti, che ha dovuto utilizzare l’organico che aveva a disposizione. Non è mancanza di competitività del calcio russo, che con Capello sta ottenendo buoni risultati con la nazionale. Diciamo che a livello di club questa nazione fa più fatica.

Rossoneri col problema Pato. Quale decisione prenderà la società secondo lei? Non lo so, non è facile. Di certo bisognerebbe che Pato tornasse il campione che era prima; ha solo 24 anni. Il Milan ha speso 22 milioni di euro per acquistarlo. Quale squadra sarebbe disposta a investire questa cifra per Pato adesso con tutti i problemi fisici che ha? Certo la dirigenza non vorrà rimetterci dall’operazione di mercato effettuata a suo tempo.

El Shaarawy continua a segnare e stupire: ripercorrerà le orme di Van Basten? 

E’ troppo presto per dire dove arriverà El Shaarawy, ha solo vent’anni. Però, sta giocando benissimo. Van Basten giocava in una squadra fortissima e lui ne era il valore aggiunto. Non si possono fare ancora paragoni.

Se però arrivasse un’offerta eccezionale per il Faraone cosa succederebbe? Non credo che il Milan lo venderà, si priverebbe dell’unico campione che ha. Già i tifosi si erano arrabbiati con la società per la cessione di Thiago Silva e Ibrahimovic; il Milan aveva detto che non sarebbero mai stati ceduti, poi sapete tutti come è andata a finire. La campagna abbonamenti è andata male anche per queste partenze. Non converrebbe al Milan una simile operazione di mercato.

C’è un problema portiere nel Milan? Diciamo che avere un portiere di maggiore valore tecnico sarebbe meglio, senza togliere niente ad Abbiati.

Il suo pronostico su quest’incontro? Non so fare pronostici, non ne azzecco mai uno.

 

(Franco Vittadini)