Massimiliano Allegri è carico in vista della sfida di domani contro l’Arsenal. Nessun complesso di inferiorità verso le inglesi, assicura il tecnico di un Milan che, puntualmente, da tre anni a questa parte, si schianta contro una squadra di Premier: Arsenal, Manchester United e Tottenham. Adesso il giro ricomincia con i Gunners di Arsene Wenger, squadra talentuosa e smaliziata, frizzante in attacco e piuttosto vulnerabile in difesa. “Sarebbe importante far meglio dell’anno scorso in Champions, ma questo non ci deve condizionare a livello psicologico”, ha spiegato il tecnico rossonero, soddisfatto per i recuperi di Pato e Boateng. I due, però, non dovrebbero partire dal primo minuto, anche se tutto può succedere: “Magari ci ripenso”, ha fatto sapere lo stesso Allegri, secondo cui il Papero e il ghanese “non hanno ancora i 90 minuti nelle gambe”. Il compito di guidare l’attacco spetterà quindi a Zlatan Ibrahimovic, alle prese con il solito problema della Champions: una competizione in cui, troppo spesso, al gigante svedese tremano le gambe. “Deve essere sereno, non deve farsi ossessionare”, ha puntualizzato il mister, che ha predetto all’irascibile campione una grande serata. Sull’altro fronte, invece, occhi puntati su Thierry Henry, alla sua ultima gara con la maglia dei londinesi: “Ha già lasciato una buona impressione nella sua ultima partita in Premier, quindi speriamo che domani…”, tiri il freno a mano, è l’augurio dell’allenatore del Diavolo. Che ci ha tenuto a sottolineare la vicinanza della famiglia Berlusconi alla squadra, con Barbara (ieri a Milanello) ultimamente più presente del padre Silvio: “Sì, ci ha dato una conferma in un momento importante della stagione”. Il Milan arriva alla gara con l’Arsenal sulla scia della vittoria di Udine, arrivata a suggello di una prestazione non particolarmente brillante, ma contrassegnata da orgoglio e freschezza offensiva, come dimostrato dalla neonata coppia Maxi Lopez-El Shaarawy. Allegri si gode il nuovo primato in classifica, benchè provvisorio, visto che la Juve deve recuperare ben due partite. Dei suoi, però, gli è piaciuto molto l’atteggiamento visto al Friuli, votato alla costante ricerca dei tre punti.
Lo stesso che servirà domani contro i Gunners. La maledizione inglese dovrà pur finire, prima o poi.