Nessuna sorpresa nella sfida tra Cesena e Milan. Troppa la differenza di valori in campo. La squadra di Allegri, nonostante le numerosissime defezioni, supera agevolmente l’ostacolo odierno e si lancia in vista del big match di sabato prossimo. Partita vinta a centrocampo, dove l’inedita linea mediana composta da Muntari, Ambrosini (poi sostituito da Van Bommel) e Nocerino, ha garantito quel giusto mix di solidità difensiva e proiezione offensiva. Non a caso i rossoneri finiscono per essere superiori sotto ogni voce; dal possesso palla, ampiamente a favore dei campioni d’Italia con un buon 57%, al numero di palloni giocati quasi doppio rispetto a quelli romagnoli (701 contro 459). Passando infine anche per l’indice di pericolosità in cui la differenza diventa quasi abissale, con la formazione di Allegri che raggiunge l’invidiabile percentuale di 72.9, al cospetto del modestissimo 34.6% cesenate. Decisivo in questo senso l’apporto della linea mediana, dove Muntari vive una prima giornata in rossonero da sogno, con 62 passaggi riusciti e ben 4 tiri verso la porta di Antonioli, nessuno meglio di lui. Ad evidenziare ulteriormente il predominio dei campioni d’Italia è la completa assenza di giocatori del Cesena nella Top Five dei giocatori con più passaggi completati. Per il Cesena, invece, inutili i numerosi palloni recuperati da Benalouane e Rossi, a conferma che spesso la quantità, non è sinonimo di qualità.
Il meritato vantaggio rossonera arriva al 29esimo minuto di gioco, quando su una punizione potenta ma centrale di Thiago Silva, Antonioli pasticcia con il pallone e serve il più semplice dei tap in per Muntari. Il ghanese non si lascia pregare ed ecco che, dopo nemmeno mezz’ora con la maglia rossonera, sigla già la prima gioia personale. Come non bastasse, però, la difesa cesenate spalanca le porte un giro d’orologio dopo. É il turno di Emmanuelson che penetra centralmente nelle insicurezze romagnole e con un mancino prezioso timbra il palo interno prima di arrotondare il punteggio. La pratica Cesena viene poi archiviata in maniera definitiva al decimo della ripresa, quando Robinho raccoglie il suggerimento di Maxi Lopez e penetra trafiggendo in diagonale un’incolpevole, stavolta sì, Antonioli. La rete della bandiera per il Cesena arriva solo dieci minuti dopo, quando Pudil raccoglie la respinta di Bonera e con un bel diagonale di mezzo esterno trova un Abbiati troppo lento nel tuffarsi alla sua sinistra.
Si tratta di un Arrigoni davvero deluso quello che si presenta ai microfoni di Rai Sport nel post partita. “Siamo partiti davvero male, e, come è logico, una squadra come il Milan non ha potuto che approfittarne. Contrariamente ad altre occasioni, la squadra però ha reagito bene allo svantaggio, e nella ripresa non sono mancati i momenti in cui stavamo per rientrare in partita. Salvezza? Ancora tutto è possibile, e ora abbiamo una serie di gare alla nostra portata, che dovremo assolutamente sfruttare, come la prossima contro il Chievo” Sullo scontro scudetto di settimana prossima, Arrigoni non ha dubbi: “Come ho detto fin da inizio campionato, per me i più forti sono nettamente i rossoneri”. Ovviamente di tutt’altro tenore le dichiarazioni rilasciate da Allegri a Premium Calcio. “Era importante vincere e i ragazzi l’hanno fatto nel migliore dei modi, anche se ci siamo rilassati sul 3-0, subendo un gol evitabile. Il calcio è strano, perché magari poi subisci il 3-2 e bisogna soffrire. Sono contento della squadra, siamo tornati in testa al campionato e ora abbiamo una settimana per preparare il match con la Juve.” Nella sala stampa c’è poi spazio anche per una frecciatina nei confronti della Juventus di Conte. “Dico solo che mi sarei molto divertito se ieri sera, quando Chiellini ha segnato schiacciando il suo avversario, l’arbitro avesse annullato il gol: invece, per fortuna, lo ha convalidato”. A buon intenditor poche parole, Milan-Juventus è già iniziato…
SERIE A/ Cesena-Milan (1-3): sintesi, gol e video highlights (ventiquattresima giornata)
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