Zlatan Ibrahimovic non è certo un tipo diplomatico. Non lo è in campo, nei gesti, e nemmeno fuori, con le parole. Dunque, erano abbastanza attese le sue impressioni su Milan-Juventus, un match che non sembra finire mai, purtroppo. Già, perchè quanto a polemiche abbiamo fatto il pieno con la gara di San Siro: roba da rimanere ‘sazi’ per un’intera stagione. E così anche Ibra ha voluto dire la sua sul gol non assegnato a Muntari, la svista più clamorosa (ma non l’unica) dell’incontro: “È una tragedia per il calcio”. Così, senza mezzi termini, si è espresso lo svedese dal ritiro della propria nazionale, aggiungendo di essere “più deluso che arrabbiato”. A suo dire, tutti hanno visto che era gol, era pure semplice da vedere: “Un fuorigioco si può sbagliare, ma un gol no”. Ed effettivamente è difficile dargli torto. Da più parti si invoca l’ausilio della tecnologia in campo, ma i ‘padroni del vapore’ sembrano essere fermamente contrari. Meglio il doppio arbitro, ha fatto sapere di recente il presidente dell’Uefa Platini: caro Michel, qualsiasi cosa, pur di evitare episodi come quello di sabato scorso. Che poi il pallone non si poteva nemmeno confondere col palo, come ha fatto notare, con beffarda ironia, lo stesso Ibrahimovic: “Stiamo parlando di un pallone giallo, ma ormai quello che è successo è successo”. Indietro non si torna, ma di certo “è un peccato per il calcio”. E per il Milan, naturalmente, che poteva dare il colpo di grazia ad un avversario che per un’ora abbondante è sembrato del tutto fuori partita. Poi la solita grinta e i cambi di Conte hanno spostato la gara sui binari della parità. Adesso l’imperativo, in casa rossonera, è guardare avanti, sforzandosi di archiviare le polemiche di San Siro, anche perchè davanti c’è uno scoglio mica male. Parliamo del Palermo, avversario nell’anticipo di sabato prossimo (il match del Barbera avrà inizio alle 18). Storicamente, negli ultimi anni, i rosanero hanno regalato tantissimi dispiaceri al Diavolo, che ritroverà, comunque, un Ibra giustamente arrabbiato (con sè stesso soprattutto) per la recente squalifica di tre turni. La formazione di Allegri non si impone in Sicilia dalla stagione 2005-06: allora arrivò un 2-0 ‘griffato’ Inzaghi-Shevchenko.
Sabato il Milan si affiderà al totem svedese, nella speranza che tenga finalmente a freno i nervi: “Col Napoli ho fatto una stupidaggine, non posso dire se la farò ancora oppure no, però se succede succede…”. Eh no, caro Ibra, i tifosi si aspettano ben altro da te…