Parma-Milan dovrebbe essere un’altra tappa verso lo scudetto per i rossoneri. L’incontro è il primo anticipo di oggi alle 18,00. Milan a quota 57, Parma a quota 31, netto divario in classifica, con i ducali impegnati nella lotta salvezza e quindi alla caccia di punti importanti contro la formazione di Allegri. Aria di revival calcistico perché sulla panchina dei gialloblù siede Roberto Donadoni, uno dei giocatori che ha lasciato un segno decisivo nelle vittorie del Milan stellare di Arrigo Sacchi e Fabio Capello. Insomma una partita nella partita per il tecnico bergamasco chiamato a fermare anche un Ibrahimovic scatenato. Il Parma risponde ad Ibra con Sebastian Giovinco, il campione in miniatura capace di giocate tecniche irresistibili. Per parlare di questo match abbiamo sentito Marco Osio, bandiera del grande Parma. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Temi la forza di questo Milan inarrestabile?
E’ un Milan in grande forma che ha avuto solo una battuta d’arresto nella trasferta a Londra contro l’Arsenal. Un Milan che sta giocando bene, convinto delle sue possibilità e galvanizzato dalla testa della classifica in campionato. Ci vuole veramente una prova superlativa del Parma per poterlo fermare.
Quale pensi sia la tattica giusta per affrontare la squadra rossonera?
Non ci sono tattiche particolari per affrontare questo Milan. Bisogna essere perfetti, non sbagliare veramente niente. Ci vuole una grande prestazione del Parma, che comunque non merita i punti e la situazione in classifica in cui è. Sta giocando bene, non ha demeritato contro Genoa e Juventus, facendo delle buone partite. Il risultato maturato contro il Napoli poi è stato veramente ingiusto per un Parma che ha espresso un gioco di buon livello tecnico.
Ma come si può fermare Ibrahimovic?
Fermare Ibrahimovic? Bisogna sparargli. Credo che Ibra sia un giocatore fortissimo, imprevedibile, capace di essere uomo squadra. Straordinario.
Come giudichi Ibra? E’ uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio?
Attualmente è uno dei 5 migliori al mondo. Van Basten aveva più classe ma Ibrahimovic è uno dei più grandi giocatori della storia del calcio.
Il Parma invece farà affidamento su Giovinco?
Giovinco è fortissimo, un giocatore dotato di grande tecnica, che potrebbe mettere in difficoltà la difesa del Milan. Dispiace in un certo senso vederlo giocare in una squadra media. Significa che non è abbastanza apprezzato per le sue qualità tecniche in Italia.
Per Roberto Donadoni è invece una partita speciale…
Lui sicuramente dirà che è una partita come tutte le altre, ma certamente gli piacerebbe fare bella figura contro quel club dove ha fatto grandi cose da giocatore e chissà, dove un giorno potrebbe ritrovarsi anche ad essere allenatore.
Conterà il fattore campo?
Credo che le grandi squadre non sentano più di tanto queste cose. Naturalmente il pubblico di Parma sosterrà fino in fondo la squadra, cercando di dare il massimo sostegno.
Un tuo pronostico?
Da tifoso del Parma spero in una vittoria. Penso però che alla fine potrebbe starci anche un pareggio tra queste due squadre.
E il Parma che vinceva le coppe e che lottava per lo scudetto tornerà mai?
E’ difficile, quasi impossibile che tornino quei tempi per una società come il Parma. Il calcio è cambiato e i club medio-piccoli come Parma e Verona non possono più ripetere le loro vittorie, anche per una situazione economica che è cambiata. Il divario tra i grandi club e quelli piccoli è aumentato. Perché si ripetano quei successi, bisognerebbe che succedesse qualcosa di veramente straordinario, cosa quasi impossibile nel calcio d’adesso.
(Franco Vittadini)