Sembra avvicinarsi alla riconferma nella rosa rossonera, in vista della prossima stagione. Per meriti sportivi, potremmo dire, ma non solo. Infatti le novità che arrivano sul fronte Tevez (clicca per approfondire), sembrano allontanare l’Apache di Ciudadela dal Milan che verrà. Quel che è certo è che Maxi ha già cominciato a guadagnarsi la pagnotta sul campo: in quattro spezzoni di partita, El Rubio (“il Biondo”) ha già trovato il modo di colpire due volte. In particolare, il sigillo di Udine sarà probabilmente destinato a rimanere nella storia di questo campionato, se il Milan dovesse riuscire  portarselo a casa. Non solo: l’ultima, inutile prodezza realizzata contro la Juve ha ben sintetizzato le qualità del centravanti. Un giocatore magari non di prima fascia, ma in grado di dare peso e volume all’attacco (perciò ideale come vice-Ibra), senza però disdegnare soluzioni più tecniche. Qualità che bene o male erano emerse anche a Catania, e che non a caso avevano richiamato, in tempi non sospetti, l’attenzione del Barcellona, che nel 2005 non si era fatto troppi problemi nello sborsare 6,5 milioni di euro per l’allora ventunenne promessa del River Plate. Guarda caso, i blaugrana anticiparono proprio il Milan, in un blitz che portò la Galina de Oro (altro soprannome del bomber) a covare marcature in Spagna. La storia ci ha detto che non era ancora pronto, ma la successiva gavetta (se si può chiamare così) tra Maiorca, FK Mosca e Gremio ha riconsegnato al panorama europeo un attaccante moderno, in grado di recitare la sua parte anche in un top club, come Galliani ama definirli. Il prestito oneroso pattuito a Gennaio è già costato al Milan 1,5 milioni di euro; il riscatto ne prevederebbe altri 8: per quel poco che si è visto sin qui, i presupposti sembrano esserci, anche considerando le parole di Pulvirenti, che ha già dichiarato che il ragazzo è destinato a non tornare in Sicilia. In più, oggi è intervenuto a SkySport Andrea D’Amico, procuratore di Maxi Lopez, in riferimento al futuro del suo assistito: “Ancora è difficile prevedere se verrà riscattato dal Milan. Tuttavia ho sensazioni positive a riguardo, è diventato un elemento importante per la squadra, come sta facendo vedere in campo. Effettivamente…

la partita contro l’Udinese potrebbe aver segnato una svolta“. Indicazioni ancora vaghe, ma che aprono più ad una permanenza. Del resto, il Milan non è società da frettolosi ‘arrivederci e grazie’: se davvero Maxi Lopez continuerà di questo passo, il suo lavoro sarà probabilmente ricompensato. E la gallina potrà finalmente sgusciare le sue uova d’oro.