Il gol di Maxi Lopez alla Juventus è stato sicuramente un capolavoro. L’attaccante del Milan ha aggirato un difensore importante come Chielini e ha messo alle spalle di Storari con un destro sotto l’incrocio dei pali. Una rete importante perchè ha permesso al Milan di andare ai tempi supplementari, inutile per il risultato finale visto che la Juventus ha poi pareggiato ed è approdata in finale di Coppa Italia. Ma le qualità dell’attaccante argentino cominciano a vedersi. Maxi Lopez aveva segnato già contro l’Udinese in campionato nella prima delle tre giornate di squalifica di Ibrahimovic. Sono molti gli addetti ai lavori che rivedono nell’argentino le qualità di Jon Dahl Tomasson, ex centravanti danese del Milan. Abbiamo intervistato in esclusiva a Ilsussidiario.net Giorgio Ciaschini, storico collaboratore di Carlo Ancelotti, che ai tempi del Milan ha potuto vedere da vicino il danese. A lui abbiamo chiesto se ci può essere collegamento tra Tomasson e Maxi Lopez.

Maxi Lopez come Tomasson, paragone che regge?

In parte si perchè sono due bomber bravi a entrare in campo e ad avere subito un buon impatto con il match. Ma dal punto di vista tecnico sono diversi.

In che senso?

Tomasson era sicuramente meno tecnico di Maxi Lopez ma più agile e veloce. Era più un attaccante da ultimi metri in area di rigore, bravo in velocità.

Tomasson al Milan ha fatto molti gol. Vi aspettavate un rendimento così alto?

All’inizio non pensavamo potesse diventare così bravo. Ma la particolarità di Tomasson è che alla fine di ogni allenamento lui si fermava e continuava ad allenarsi personalmente per migliorarsi. Non ho mai visto nessuno allenarsi quanto lui.

Il danese sembrava più incisivo quando entrava a partita in corso…

Vero ma proprio per le qualità che ho citato prima, lui era un attaccante veloce e rapido, per questo faceva male agli avversari.

Punterebbe su Maxi Lopez titolare?

Il Milan ha molti attaccanti importanti, Allegri è bravo a gestire il gruppo, E’ chiaro che ogni giocatore si esperime meglio giocando da titolare.

Quale è stato il segreto di Ancelotti con Tomasson?

Carlo ha sempre dato l’opportunità ai giocatori di potersi esprimere al meglio dando loro tanta fiducia. Con Tommasson è successo così, la fiducia veniva ripagata a suon di gol.

Ancelotti ha elogiato Borini. Pensavate fosse così bravo?

Borini al Chelsea dimostrava qualità importanti ma purtroppo davanti c’erano due campioni come Drogba e Anelka e lui era ancora molto giovane. Ma non sono sorpreso.

Il Chelsea dopo l’addio di Villas Boas ha iniziato a vincere. C’è una spiegazione?

Non so cosa sia successo, posso solo dire che il gruppo del Chelsea è formato da campioni. Villas Boas è un tecnico giovane per questo aveva bisogno di più tempo.

Un suggerimento indiretto all’Inter?

Il discorso è questo: ogni allenatore ha bisogno di tempo e soprattutto di poter avere a disposizione i giocatori che servono per il progetto. Se un tecnico deve vincere subito ha bisogno di campioni, se deve costruire ha bisogno di tempo.

 

(Claudio Ruggieri)