JUVENTUS – A tre giorni dalla sfida di Coppa Italia fra Juventus e Milan valevole per le semifinali di ritorno non si placa la querelle fra le due big circa l’imbattibilità o meno della squadra bianconera. La società di corso Galileo Ferraris si fa forte dell’imbattibilità visto che, al termine dei 120 minuti, tempo regolamentare più i due supplementari, la partita è terminata con il risultato di 2 a 2, parità. Non ci sta però l’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani, che preciso, meticoloso ma soprattutto tifoso, ha voluto scrivere una lettera alla Gazzetta dello Sport in cui espone la propria tesi. Il tutto è scaturito dopo aver letto un articolo sempre sulla Rosea in cui si sottolineava il regolamento dell’Uefa che tiene conto del 2 a 2 finale dopo supplementari. Consultandosi con l’avvocato del Milan, Leandro Cantamessa, ha chiamato la sua segretaria per dettargli una lettera da spedire al noto quotidiano meneghino, indirizzata al suo direttore, Andrea Monti. La parte più saliente di quanto scritto è la seguente: «La Regola 7 del Regolamento del Giuoco del Calcio vigente, prevede che «la gara si compone di due periodi di gioco di 45 minuti ciascuno, a meno che una diversa durata sia stata convenuta di comune accordo tra l’arbitro e le due squadre». Tale però non è il caso del nostro, perché, ferma la durata della gara di 90 minuti (più recupero), l’aggiunta dei supplementari è derivata nel caso specifico dal Regolamento della competizione…». In conclusione, quindi, secondo Galliani valgono i 90 minuti di gioco e non i 90 + 30. Una tesi tra l’altro ribadita, oltre che subito dopo il post-partita di Juventus-Milan, anche ieri pomeriggio, in occasione di un evento per MSC Crociere: «Ho scritto una lettera al direttore della Gazzetta per spiegare la mia posizione, ma non dico altro…». Alla questione ha voluto replicare, in maniera estremamente serena, l’amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta. Il dirigente Bianconero fa spallucce poi esprime il punto di vista della società: «In caso di supplementari, va archiviato il risultato finale e non quello parziale del 90′. E francamente mi sembra una cosa anche logica…». Marotta poi spiega che la Juventus, conscia della possibilità di giocarsi i supplementari, ha affrontato gli ultimi minuti dei 90 regolamentari, con la consapevolezza appunto di poter gestire il match nei due tempi da 15 in programma. In caso diverso, invece, avrebbe provato ad attaccare subito per ribaltare il risultato. Ecco quindi esposte le due tesi di Juventus e Milan.



Una querelle molto simpatica, piacevole, e senza alcuna vena polemica, che continua di fatto il duello a distanza fra le due compagini iniziato ormai molti mesi or sono.

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