Milan-Barcellona: domani è il grande giorno della partita valida per l’andata dei quarti di finale della Champions League. Basterebbero i nomi delle due squadre per capire il valore della sfida: i campioni d’Italia contro i campioni di Spagna – ma anche d’Europa e del Mondo –; Zlatan Ibrahimovic contro il suo passato; Guardiola e i suoi fenomeni, a partire da Messi, alla “Scala del calcio”. Una partita difficilissima per Allegri, ma anche una sfida affascinante e che – se superata – spalancherebbe ai rossoneri prospettive fantastiche. Bisognerà però affrontarla senza Thiago Silva, mentre in attacco dovrebbe rientrare Robinho. Per presentare questa grande partita abbiamo chiamato Alberigo Evani, centrocampista del grande Milan di Sacchi e Capello, eroe della Coppa Intercontinentale 1989. Evani attualmente allena la Nazionale Under 19, per cui conosce bene El Shaarawy… Intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Come si svolgerà la partita secondo lei?
Nessuna delle due squadre di sicuro è stata contenta del sorteggio. Il Milan infatti può mettere in difficoltà il Barcellona, ha dei giocatori che possono colpire la fase difensiva dei catalani, che non è così impressionante come quando hanno la palla. Perciò il Milan non parte certamente battuto.
Come d’altronde abbiamo visto nella fase a gironi, sono state due partite piuttosto equilibrate…
Certamente il Barcellona comanderà il gioco, i ritmi e il possesso della palla. Però il Milan potrà imprimere delle accelerazioni con giocatori come Boateng ed Ibrahimovic, senza dimenticare gli inserimenti di Nocerino: insomma, possono trovare il modo per arrivare al gol.
Quindi lei consiglierebbe una partita d’attacco per mettere in difficoltà il Barcellona?
Certamente non bisogna aspettarli nella propria area. Si potrebbe però aspettarli diciamo sulla trequarti, e poi ripartire. Comunque sia, comandano loro il gioco: nel possesso palla sono imbattibili. Per cui bisogna trovare il tempo d’uscita, portargli via la palla e ripartire: queste caratteristiche i giocatori del Milan le hanno.
Toccherà poi a Ibrahimovic finalizzare: sarà la volta buona per sfatare la “maledizione” Champions?
Sì, nelle partite importanti raramente è stato determinante, e questa potrebbe essere l’eccezione. Comunque ha già fatto bene nelle partite del girone, e non si può guardare solo ai gol per giudicare determinante un giocatore.
A proposito di giocatori determinanti, quanto mancherà Thiago Silva?
Ecco, io vedo di più questo come problema, perchè Thiago Silva lo considero come il migliore al mondo nel suo ruolo in questo momento. Però il Milan ha altri giocatori molto validi e un’organizzazione difensiva che potrebbe sopperire all’assenza anche di Thiago Silva.
Invece in attacco con Ibra potrebbe esserci El Shaarawy, che lei ha avuto nell’Under 19…
Stephan ha dimostrato di essere maturo e di meritare di stare nel Milan, è stato pure determinante in alcune occasioni. Io lo conosco bene, ha grandissime doti tecniche e di velocità. E proprio il Barcellona ci insegna che si fa bene ad avere fiducia nei giovani.
Tra le tante qualità del Barcellona, qual è secondo lei la principale?
Il centrocampo sicuramente è il punto di forza. Dettano i tempi, preparano l’azione, le verticalizzazioni, sono anche loro bravi tutti negli inserimenti in attacco, hanno tutti grande tecnica, rimangono corti per cui gli spazi sono stretti e nello stretto loro sono davvero tutti rapidi. Ecco, sono piccoli e rapidi, quindi magari potrebbero soffrire il gioco aereo: dal punto di vista fisico di sicuro il Milan è messo molto meglio. I rossoneri devono sfruttare punizioni e calci d’angolo.
Però sembra quasi che il Milan quest’anno tenga di più al campionato: è vero secondo lei?
E’ chiaro che in questo momento il Milan ha quattro punti di vantaggio in campionato, per cui è quello il primo obiettivo, quello in cui ci sono più possibilità di vittoria. Però il Milan punta sempre a vincere tutto, e la Champions League resta senza dubbio fondamentale.
Dovesse passare il turno, si potrà parlare di Milan favorito?
A quel punto vedrei la finale Milan-Real Madrid, perchè il Real ha grandi giocatori e si sa che Mourinho li motiva al 200%. Una squadra difficile da battere. Queste tre più il Bayern sono chiaramente le squadre migliori.
(Mauro Mantegazza)