In Spagna lo danno per certo: Zlatan Ibrahimovic vuole il Real Madrid. E il motivo sarebbe uno, uno soltanto: vendetta, o rivincita nei confronti del Barcellona. Una voce pazza? Chissà, forse non troppo. Ibrahimovic lo conosciamo: è un istintivo, e uno che vuole vincere, sempre. E, possibilmente, farlo da protagonista. Ieri, nel corso della conferenza stampa pre-Barcellona, gli hanno chiesto se si sentisse orgoglioso di aver fatto parte della squadra blaugrana, che probabilmente sarà ricordata come la più forte di tutti i tempi, o se gli dispiaccia che sia durata solo un anno. Lapidaria la risposta: “Era il mio sogno, ma il mio sogno era anche quello di andare a Barcellona per giocare. Certo, mi dispiace sia durata solo un anno, ma così è andata”. Non è un mistero: Ibrahimovic, con Guardiola, non ha mai legato. L’ego dello svedese non è mai sceso a compromessi con il fatto che la star della squadra fosse Leo Messi, e che lui, Zlatan, a un certo punto della stagione fosse stato messo da parte per salvaguardare il tiki-taka e le verticalizzazioni in velocità. Il gioco di Guardiola non si è mai sposato con il modo di stare in campo di Ibrahimovic, che presto è diventato un separato in casa e, appena ha potuto, è scappato da Barcellona, dopo aver comunque vinto la Liga con 16 gol segnati. La Champions, però, quella non l’ha vinta. E per lui è rimasta un’ossessione, consciamente o meno. Ci riproverà con il Milan, proprio contro la sua ex squadra; ma intanto nella sua mente pare abbia preso corpo un’idea concreta: quella di andare a Madrid, indossare la camiseta dei blancos, per vincere quella Coppa che ancora manca dalla sua bacheca e che, ironia della sorte, l’Inter vinse proprio quando lui si era trasferito in Catalogna. Ma l’intenzione di Ibra sarebbe anche un’altra: quella, cioè, di “vendicarsi” di Guardiola e di Barcellona tutta andando a giocare e vincere con gli arcinemici. Ad alimentare queste voci e a darle concretezza, il fatto che sulla panchina del Santiago Bernabeu sieda un certo José Mourinho, che ha allenato Ibrahimovic a Milano e lo apprezza molto. Possibile reunion, dunque? Forse. Di sicuro, lo svedese non è uno che ami “parcheggiarsi” per anni e anni nello stesso posto: in 13 stagioni ha girato 6 squadre, e il Real Madrid, in quanto grande club, sicuramente fa gola a un vincente come lui.
Possiamo però anticipare una cosa: è improbabile che i tifosi del Barcellona si stracceranno le vesti nel vedere Ibrahimovic con la maglia dei rivali, come fecero quando Luis Figo completò il suo trsferimento nella capitale (a dire il vero, lì fecero anche peggio, ma questa è un’altra storia): Ibra ha lasciato ricordi meno piacevoli del portoghese, che di quel Barcellona fu anche capitano. E allora, aspettiamo: chissà se Ibrahimovic, a fine stagione, lascerà davvero il nostro campionato.