Antonio Cassano si avvicina a grandi passi verso il ritorno in campo. O perlomeno, l’ipotesi sembra tutt’altro che remota. E’ già tanto, dopo che nei mesi scorsi si erano sprecate le previsioni – molte delle quali piuttosto pessimistiche – sul tema. Il dramma dello scorso ottobre sembra al tempo stesso vicinissimo e lontanissimo. Difficile dimenticare il Cassano sofferente, il Cassano per giunta in gran forma, finalmente lucido e maturo, costretto ad arrendersi ad un male apparso inizialmente oscuro. Il suo ‘cuore matto’ lo ha costretto a fermarsi, a fare una lunga sosta ai box, per così dire. Ma da quei box, pian piano, il barese ci sta uscendo, eccome. Oggi, dopo una lunga serie di allenamenti individuali, FantAntonio si è rivisto in gruppo. Nel pomeriggio, infatti, ha svolto la corsa assieme agli otto compagni che ieri non hanno giocato col Barcellona, per poi svolgere anche un po’ di lavoro col pallone. Lunedì prossimo, inoltre – stando a quanto riferito dall’agenzia ANSA – l’attaccante sosterrà a Roma la prima di una serie di visite mediche per l’idoneità sportiva. Sarà il primo passo, dunque, verso l’agognato traguardo del ritorno in campo. Al Milan, in questi mesi, Cassano è mancato moltissimo, sia in campo che fuori. In campo per la sua genialità, per la sua capacità di dettare puntualmente il passaggio giusto in profondità. Con Zlatan Ibrahimovic in particolare è nato un feeling speciale, da giocatori che hanno bisogno appena di un cenno, di uno sguardo per intendersi subito. Probabilmente, anzi sicuramente, è il barese il compagno d’attacco preferito da Ibra. Fuori dal campo, invece, la sua guasconeria nello spogliatoio è proverbiale. Scherzi, battute, anche di grana grossa: tutto pur di risollevare il morale del gruppo, specie dopo le sconfitte. Cassano è così, è un tipo tutti frizzi e lazzi, che si fa ben volere da tutti. Oddio, quasi da tutti. Le cassanate del passato nessuno le ha dimenticate, anche se con l’arrivo a Milanello sono diventate sempre più rare. La caserma rossonera, per così dire, è riuscita a mettere in riga anche un talentaccio ribelle come lui, non c’è che dire. “E’ la mia grande occasione, non la sprecherò”, disse al momento del suo arrivo. Al di là di qualche alto e basso, effettivamente, si può dire che abbia mantenuto la promessa.
Ora la strada per il gran ritorno sembra in discesa. Ma è ancora lunga: c’è da pedalare, ma Antonio è pronto, altrochè.