Il Catania ferma la corsa scudetto del Milan e conferma uno stato di forma psico-fisica impressionante. Al vantaggio di Robinho risponde, nella ripresa, Spolli. Spazio anche per le consuete polemiche arbitrali, con il Milan che reclama per un paio di fuorigioco dubbi ed un’altra rete fantasma. Finisce 1-1 e per il Catania il sogno europeo assume una fisionomia sempre più distinta.
Nella settimana della verità per le speranze Champions, il Milan ha il complicato intermezzo di Catania per non distogliere gli occhi dalla corsa scudetto, sempre apertissima nonostante il +4 sulla Juventus. Dai blaugrana ai rossoazzurri il passo è breve, l’imperativo è invece sempre lo stesso: vincere. Contro il Catania di Montella, Allegri predispone la coppia d’attacco Robinho-Ibra e ritrova Abate sulla fascia destra. Per gli etnei, invece, reduci dal bellissimo pareggio di Napoli, il sogno europeo è affidato al consueto undici titolare, predisposto con il 3-5-2 e con l’estro argentino del tridente d’assi Barrientos, Bergessio e Gomez chiamato a fare un regalo alla Juventus. La partenza dei padroni di casa è impressionante, gli etnei premono sull’acceleratore dal primo minuto e regalano una contesa a ritmi altissimi. Il Milan, dal canto suo, fatica ad ingranare ma come spesso capita quando affonda rischia di esser letale. Pochi minuti ed il conto delle occasioni da rete è già di 1 a 1. Prima Bergessio scatta sul filo del fuorigioco dalla destra e spara alle stelle, poi Carrizo dice di no ad Emanuelson (da solo in area) con il petto. Sono i primi squilli di una partita vissuta costantemente a 100Km/h. Pochi minuti dopo è Ibrahimovic a farsi ipnotizzare dal portiere argentino, la rete del vantaggio è però solo rimandata. Bergessio ha il tempo per incornare alto un bel cross di Motta, poi il solito Ibrahimovic si accende e son dolori. L’assist dello svedese a chiudere il triangolo libera Robinho in area; il brasiliano, insolitamente freddo, non bissa l’errore di Emanuelson e con un piattone angolato spiazza Carrizo firmando il vantaggio rossonero. Gli uomini di Montella potrebbero sciogliersi, ma non è così. Dopo aver riorganizzato le idee, Gomez scuote le convinzioni milaniste con una sassata che stampa la traversa ed aumenta i rammarichi in casa etnea. Al duplice fischio di Bergonzi si rientra negli spogliatoi con il Milan in fuga ed il campionato virtualmente chiuso.
Cambia tutto nella ripresa, la squadra di Allegri non rientra in campo e contro questo Catania è un lusso che nessuno può permettersi. Passano tre minuti e Gomez timbra sotto misura l’assist di Bergessio, la rete viene annullata per un fuorigioco apparentemente inesistente ma che dopo l’ennesimo replay evidenzia una posizione irregolare di Bergessio al momento del cross. Neanche il tempo per le proteste però, perché gli etnei puniscono con il loro veleno migliore: i calci piazzati. L’azione si sviluppa da calcio d’angolo, cross tagliato di Gomez, Legrottaglie fa la sponda di testa e Spolli non riesce a togliersi il vizio del gol correggendo in rete la palla. Ristabilita la parità la squadra di Montella prova addirittura il colpaccio e cinge d’assedio i campioni d’Italia. Al primo ribaltamento di fronte però il Milan si conferma letale e con Robinho va vicinissimo al nuovo vantaggio. Il brasiliano aggira l’uscita di Carrizo e prova l’appoggio verso la porta, il tap in è smorzato e manda fuori giri i rientri di Spolli e Legrottaglie, non quello di Marchese che salva forse sulla linea, forse oltre. Bergonzi lascia correre, la moviola non toglie i dubbi. È il punto di svolta per il finale di gara, il Catania finisce la benzina ed esibisce il braccino del tennista. Non si schioda comunque la sensazione di una partita che può cambiare da un momento all’altro, Almiron e Izco ci provano in più di un’occasione ma sono i rossoneri ad andare più concretamente vicino al colpo del KO. Carrizo toglie un colpo di testa di Mexes dall’angolino basso, sempre il portiere ex-River vola a disinnescare il tiro a girare di Ibrahimovic e chiude a doppia mandata la porta etnea. Nel finale allora il neo-entrato Seymour potrebbe regalare il colpo gobbo, ma sarebbe effettivamente troppo. La Juventus può esultare lo stesso, domani sera il campionato può riaprirsi.
Robinho () al 34′ p.t.; Spolli (C) al 12′ s.t.
Carrizo; Motta, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron (dal 47′ st Seymour); Barrientos (dal 26′ st Llama), Bergessio, Gomez (dal 40′ st Lanzafame). (Kosicky, Bellusci, Ricchiuti, Catellani). All. Montella.
Abbiati; Abate, Bonera, Mexes, Antonini; Aquilani (dal 40′ st Maxi Lopez), Ambrosini, Nocerino; Emanuelson (dal 8′ st Boateng ); Ibrahimovic, Robinho (dal 28′ st El Shaarawy). (Amelia, Yepes, Zambrotta, Gattuso). All. Allegri.
Bergonzi di Genova
Ammoniti: Ambrosini(M), Mexes (M).
Espulsi: /
Recuperi: 2′ e 3′
Catania
Carrizo 7.5: Decisivo con almeno 4 interventi fondamentali. E c’era chi lo chiamava bidone.
Motta 6.5: Da ex-Juventus sente particolarmente la partita e regala una buona prova.
Legrottaglie 7: Una nuova giovinezza sotto l’Etna. L’emblema della sua tranquillità è il doppio sombrero con il quale nel primo tempo chiude su Ibrahimovic prima e Robinho poi.
Spolli 6.5: Grandi meriti per la seconda rete in due partite, qualche colpa sul gol del Milan quando è troppo leggero su Ibrahimovic. In generale meglio in fase offensiva che difensiva, ma comunque buona prova.
Marchese 6: Molta sofferenza nel primo tempo, cresce alla distanza ed è decisivo con il salvataggio su Robinho.
Izco 6: Qualche rischio di troppo in fase di disimpegno. Spinge molto, non sempre benissimo.
Lodi 6.5: Si accende raramente, ma quando lo fa regala perle da fuoriclasse. Resta la mente del Catania.
Almiron 7: Difficile trovare un uomo così bravo ad abbinare le due fasi, corre per 3 persone e trova anche diversi spunti degni di nota. (Dal 47’st Seymour sv)
Gomez 6.5: Dà sempre la sensazione di poter colpire ogni volta che entra in possesso palla. Incide poco, ma è anche sfortunato quando trova la traversa sulla sua strada e gli viene annullato il gol per fuorigioco millimetrico (non suo tra l’altro). Regala comunque il corner dal quale nasce il pareggio di Legrottaglie. (Dal 40’st Lanzafame sv)
Bergessio 6: Grandissimo cuore e lavoro lontano dalla porta. Poca incisività però nell’area milanista. Regala solo una buonissima sponda in fuorigioco sul gol annullato a Gomez.
Barrientos 5.5: La sua tecnica non si discute ed è evidente ogni volta che entra in possesso palla, a conti fatti comunque non incanta. (Dal 26’st Llama 6: Arriva spesso al cross e crea diversi grattacapi alla difesa etnea)
All. Montella 7: Le voci continuano ad accostarlo a questa e quella panchina, intanto il suo Catania non sembra proprio voler rallentare. L’europa sembra sempre più un obiettivo concreto.
Milan
Abbiati 6: Mai realmente chiamato in causa, può solo pregare su alcune conclusioni etnee, la fortuna gli sorride quest’oggi.
Abate 7: Impressionante l’applicazione della fase difensiva nei primi 45′. Tre diagonali da fuoriclasse evitano guai peggiori. Nella ripresa soffre molto la vivacità catanese ad inizio ripresa, alla lunga cresce e concede anche diverse discese degne di nota.
Bonera 7: Sembra Thiago Silva per la qualità e la sicurezza con la quale affronta i folletti catanesi. Dopo aver fermato Messi si ripete con avversari di caratura minore, ma comunque insidiosissimi.
Mexes 6: Meno sicuro rispetto al compagno di reparto, qualche volta in affanno riesce comunque sempre a limitare i danni.
Antonini 6: Prestazione senza infamia e senza lode. Dal suo lato il Catania spinge molto meno, lui non si propone più di tanto e si limita a svolgere il compitino.
Aquilani 5: Ancora fuori fase, l’infortunio lo condiziona e gli rallenta i tempi di giocata. Deve mettere assolutamente altri minuti nelle gambe. (Dal 40’st Maxi Lopez sv)
Ambrosini 6: Decisivo nel primo tempo dove il suo filtro riesce a contenere il Catania. Al rientro dagli spogliatoi va in affanno e con lui cala tutta la squadra. Un po’ meglio negli ultimi minuti ma non ripete la prestazione di mercoledì.
Nocerino 5.5: Non vive uno stato di forma impressionante. Si inserisce raramente nelle manovre rossonere ed appare un po’ appannato.
Emanuelson 5: Pronti via si inserisce benissimo ma spreca la più ghiotta delle occasioni sparando addosso a Carrizo in uscita. Per tutta la partita fatica a trovare spazi ed incidere nell’economia dell’incontro. (Dal 7’st Boateng 5.5: Inserito per cambiare marcia alla manovra si ingolfa ben presto anche lui).
Robinho 6: Bravo a timbrare l’assist di Ibrahimovic, per il resto si vede pochissimo. (Dal 28’st El Shaarawy sv)
Ibrahimovic 6: Sicuramente non nella sua giornata migliore, resta comunque l’uomo più pericoloso. Regala un pallone da spingere in rete a Robinho, poi impegna severamente Carrizo in almeno 2 occasioni. La speranza di tutti è che si sia tenuto le cartucce migliori per martedì. I rossoneri ne avranno bisogno.
All. Allegri 6: Manca la vittoria e per la prima volta si lamenta delle decisioni arbitrali. La lotta scudetto entra nel vivo e l’aplomb inizia a mancare. Il pareggio contro questo Catania è comunque un punto che può starci.
(Massimiliano de Cesare)