Zlatan Ibrahimovic non è un giocatore normale. Il campione svedese è tornato ad imperversare nel nostro campionato, sommergendo il Palermo con tre gol, uno per ogni giornata di assenza per squalifica. Il paragone che riaffiora è quello con un altro super della storia del Milan, Marco Van Basten. Certamente, per raggiungere i livelli stratosferici dell’olandese, tre volte pallone d’oro, Ibra dove ancora appesantire la bacheca di un successo internazionale. Se non sarà il mondiale con la Svezia, dev’essere la Champions League. Il giocatore ha recentemente dichiarato di non sentirsi più ossessionato dal sogno con le grandi orecchie, ma per la critica l’ex Coppa dei Campioni è ormai un must per chi vuole entrare nella storia. Per discutere del fenomeno Ibra ilSussidiario.net ha interpellato in esclusiva Pierino Prati, grande centravanti del passato rossonero e nazionale.
Ibrahimovic stratosferico: può puntare seriamente al prossimo pallone d’oro?
Gli servirebbe una vittoria importante a livello internazionale, una Champions per esempio. Gli Europei o i Mondiali sono difficili invece perché attualmente la sua nazionale, la Svezia, non è fortissima, non è capace probabilmente di vincere queste competizioni.
Il Milan di oggi è Ibradipendente?
Diciamo che il Milan è riuscito a far bene in tante occasioni anche senza di lui: Anche se è vero che in tante situazioni riesce ad essere decisivo con la squadra rossonera.
Si può definire un trascinatore quindi?
Sì, è un vero trascinatore, un giocatore che sa guidare la squadra verso vittorie importanti.
Ma perché invece in Europa Ibrahimovic fa così fatica ad essere egualmente decisivo?
Finora è stato così, non è riuscito a essere determinante nelle partite più importanti. Forse sarà perché ci sono difensori più forti, forse sarà per il tipo diverso di gioco da quello del campionato italiano.
Quali sono i colpi migliori del suo repertorio?
E’ un giocatore completo, sa fare veramente di tutto, non gli manca veramente niente.
Più goleador o rifinitore, come l’abbiamo visto ultimamente?
E’ un giocatore particolare, capace di muoversi in entrambi i ruoli in modo eccezionale. E’ veramente straordinario.
Si può dire che è entrato nella storia dei migliori attaccanti di sempre?
Direi proprio di si, ormai è entrato a farne parte di diritto con le sue prestazioni incredibili.
Chi le ricorda dei grandi attaccanti del passato?
Per certi versi ha qualcosa di simile a Van Basten, ha una sensibilità col pallone veramente unica.
Saprà sempre mantenersi a questi livelli?
Lo speriamo tutti perché il suo è veramente grande calcio.
In questo momento è il più forte attaccante in circolazione?
Fa parte della schiera dei più forti attaccanti che ci sono al mondo. Ci sono lui, Cristiano Ronaldo e Messi che hanno vinto ambedue il Pallone d’oro. C’è Eto’o, Aguero… Messi però è il migliore, ha qualcosa di più rispetto a tutti gli altri.
(Franco Vittadini)