CALCIOMERCATO – Il Milan pareggia in casa contro il Bologna e in virtù anche della contemporanea vittoria della Juventus con la Roma dice definitivamente addio al sogno di bissare lo scudetto. Un cammino disastroso quello dei rossoneri che dopo l’eliminazione in Champions League contro il Barcellona hanno praticamente staccato la spina. I rossoneri avevano due punti di vantaggio soltanto tre settimane fa ma con la clamorosa sconfitta interna con la Viola e dopo il pareggio di ieri si ritrovano a -3 da una Juventus che non intende mollare nulla ai rivali diretti. Un nuovo passo falso che getta nuove ombre sul futuro dell’allenatore rossonero Massimiliano Allegri. Il tecnico ha da poco rinnovato il proprio contratto fino al 30 giugno del 2013 dopo la grande stagione 2010-2011, ma in vista del prossimo campionato tutto è da decifrare. E’ noto e risaputo il disappunto del presidente Silvio Berlusconi per la prestazione europea ed ora, con il rischio serio di perdere lo scudetto, la situazione potrebbe ulteriormente complicarsi. E ieri, al termine del pareggio con i rossoblu, c’è stato un lungo colloquio negli spogliatoi fra l’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani e lo stesso Allegri. I due hanno discusso in maniera tranquilla, pacata, di tutto e di più, di assenze, infortuni, presenze, e di occasioni perdute. Il “rischio” che si ripeta quanto accaduto con Leonardo potrebbe quindi riproporsi a breve. Il brasiliano era un protetto dell’ad ma alla fine vinse Berlusconi che optò per l’esonero. Ma chi potrebbe sostituire eventualmente Allegri sulla panchina rossonera? Il Milan seguiva il tecnico livornese da diverso tempo prima di assicurarselo ma ora la società di via Turati non sembra battere alcuna pista. Si è parlato spesso di Pep Guardiola, Luciano Spalletti, Fabio Capello e Marco Van Basten, ma a tutt’oggi trattasi più che altro di ipotesi giornalistiche, di nomi di rito, e nulla più. Il futuro resta quindi molto incerto da ogni punto di vista e anche un eventuale post-Allegri non sembra prefigurarsi in maniera nitida. La sensazione è che alla fine il Milan possa anche optare per la carta attuale senza un cambio della guardia. Il tecnico livornese, pur colpevole in alcune occasioni, ha dalla sua l’attenuante infortuni.



Inoltre, anche l’arbitraggio durante la stagione non è di certo stato dei più favorevoli: il famoso gol-non-gol di Muntari, la rete fantasma di Catania e una serie di fuorigioco errati fischiati da agosto ad oggi.

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