Milan-Genoa è senza alcun dubbio una delle partite più importanti di questa 33esima giornata del campionato di serie A che è slittata ad oggi, mercoledì 25 aprile, dopo il rinvio per il lutto per la morte di Piermario Morosini. Si tratta di una sfida tra le due squadre più deluse in questo periodo: può sembrare un paradosso vista l’enorme differenza in classifica, ma è proprio così. Il Milan nelle ultime quattro giornate ha seriamente compromesso le possibilità di difendere il titolo di campione d’Italia e di rivincere quindi lo scudetto. Il Genoa invece sta precipitando sempre più in basso, e lo spettro della retrocessione è sempre più concreto – senza contare i fattacci avvenuti domenica allo stadio. Insomma, entrambe le squadre hanno un disperato bisogno di fare risultato: il Milan deve assolutamente vincere, perchè lasciare altri punti per strada sarebbe deleterio per le residue speranze tricolori; ma il Genoa ha necessità di ottenere almeno un pareggio che – oltre a muovere la classifica – darebbe una iniezione di fiducia davvero preziosissima. Sicuramente la posta in palio altissima ci farà vivere grandi emozioni.



Il Milan finora in casa non sta andando come dovrebbe: nulla di tragico in termini assoluti, naturalmente, ma se i rossoneri non dovessero vincere lo scudetto la colpa sarà dei troppi punti lasciati per strada a San Siro. Infatti in sedici partite giocate in casa il Milan ha ottenuto “solo” trentadue punti (quattro in meno rispetto alle trasferte). Due a partita in casa sono troppo pochi per vincere lo scudetto. Il bilancio parla di nove vittorie, cinque pareggi e due sconfitte (quella nel derby e quella, sanguinosa, contro la Fiorentina), con trentuno gol fatti e dieci subiti. Il calo è avvenuto proprio nelle ultime giornate: una sconfitta e un pareggio al Meazza contro Fiorentina e Bologna sono davvero risultati sconfortanti per la squadra di Allegri, ed uniti al pareggio di Catania sono il bilancio di una squadra in calo fisico. Il Genoa è nettamente in crisi, oggi bisogna dunque assolutamente vincere per rilanciare l’inseguimento alla Juventus. La colpa di tutte queste difficoltà è sicuramente anche nell’eccessiva dipendenza da Zlatan Ibrahimovic, che se non gira lascia la squadra in ambasce e senza troppe alternative; Nocerino non può fare sempre l’attaccante aggiunto. In più ci sono problemi in spogliatoio: Seedorf ha litigato con Allegri e resta a casa, stessa sorte per Robinho: “Chi non ci crede non gioca”, così il tecnico livornese. Insomma, il clima non è propriamente disteso.



Se il Milan non ride, il Genoa piange: la situazione del Grifone è calcisticamente drammatica, e una trasferta a San Siro non sembra l’occasione ideale per rilanciarsi. Il bilancio delle partite giocate lontano da Genova è a dir poco sconfortante: sedici partite giocate e soli nove punti fatti, disastro totale. Si tratta infatti di due vittorie, tre pareggi e la “bellezza” di undici sconfitte, con diciannove gol segnati (non pochi, a dire il vero) e trentanove subiti (una enormità: quella del Genoa è la peggiore difesa del torneo). Il rendimento delle ultime giornate è disastroso: pareggio tra pericolanti contro la Fiorentina (2-2 a Marassi), sconfitta 5-4 contro l’Inter nonostante tre rigori a favore, due pareggi 1-1 contro le già spacciate Novara e Cesena (quattro punti buttati via), per finire con il tonfo di domenica contro il Siena, 1-4 interno. Non resta che affidarsi a Rodrigo Palacio, già autore di diciassette gol: lui davvero non meriterebbe di retrocedere, ma è troppo solo in attacco, visto che nè Gilardino nè Zé Eduardo hanno garantito il rendimento che ci aspettava (soprattutto il primo). Ma ora la parola passa al campo, per questa partita che si annuncia davvero intensa: Milan-Genoa sta per cominciare. 



 

Risorsa non disponibile