Milan-Genoa, valevole per la 33esima giornata di Serie A, è sfida da sangue agli occhi e coltello tra i denti. Entrambe le formazioni hanno l’imperativo di vincere: il Milan per restare aggrappato alla Juventus in fuga, il Genoa per allontanare l’incubo della retrocessione. Ma tra le squadre e i rispettivi obiettivi si frappongono ostacoli complicati: i rossoneri appaiono stanchi, in un’involuzione anzitutto fisica che ne sta condizionando la continuità di manovra; d’altro canto, non c’è squadra messa peggio del Genoa in questo momento. I giocatori del Grifo hanno vissuto l’umiliazione della consegna della maglie agli ultras, che hanno sbroccato dopo l’ennesima prestazione deludente. Al di là delle polemiche relative ai fatti di Marassi, il Milan non è certo l’avversario migliore per tornare alla vittoria. Sulla panchina del Grifo siederà Gigi De Canio: a lui il compito di traghettare il Genoa verso il lidi salvezza, poi si vedrà. Per introdurci a questo delicato Milan-Genoa, ilSussidiario.net ha intervistato in esclusiva Mario Ielpo, doppio ex d’occasione avendo militato per 4 anni nel Milan (1993-1996) e per 3 nel Genoa (1996-1998). Ecco le sue impressioni:



Partiamo dal Genoa: come De Canio può preparare una partita del genere, appena arrivato e dopo quello che è successo Domenica?

Penso sarebbe difficilissimo per chiunque affrontare questa partita. E’ molto complicato giocare in circostanze simili.

Perchè in particolare?

Quando i tifosi ti contestano giocare diventa difficilissimo. Se poi consideriamo la maniera in cui ciò è avvenuto, per i giocatori del Genoa non sarà facile esprimersi.



Partiamo dai dati: miglior attacco contro peggior difesa. Esito già scritto?

Normalmente sì. Poi è chiaro che nel calcio niente è mai sicuro.

Eppure il Milan non sta attraversando una fase brillantissima… 

Certo, proprio in casa hanno perso dei punti che nessuno avrebbe detto. Però credo che difficilmente il Genoa possa fare risultato a Milano in questo momento.

Per sfruttare le lacune della difesa genoana, Allegri potrebbe proporre Robinho e Cassano insieme a Ibra?

Tutti e tre insieme magari no. Però penso una cosa.

Quale?

Cassano quando è in forma è meglio di Robinho. Il barese dà un pò meno copertura, mentre Robinho fa più lavoro di raccordo, però Cassano è un genio del calcio.



Dunque questa sera schiererebbe lui al fianco di Ibra?

In condizioni normali sì. Però farlo giocare ogni tre giorni, dopo quello che ha avuto, non sarebbe prudente. Probabilmente sarebbe meglio partire con Robinho, per poi far subentrare Cassano.

Tornando alla difesa del Genoa, che lei peraltro ha pilotato per tre stagioni: quest’anno qual è il problema?

Direi un pò l’effettiva qualità degli uomini, e un pò anche l’assetto che gli viene dato. Poi c’è da dire che giocare a Genova non è mai facile.

Come mai?

C’è una differenza tra le aspettative dei tifosi e le potenzialità della squadra. 

In che senso?

I tifosi pensano che il Genoa debba essere una squadra da medio-alta classifica, quando negli ultimi vent’anni, tranne un paio di eccezioni, è stata sempre in Serie B o nella bassa A. Giocare in queste condizioni diventa difficile.

Perchè in particolare?

Ci si sbilancia, si vuole ottenere di più di quanto è nelle possibilità della squadra e non si porta a casa nulla.

Ma la delusione dei tifosi, anche esternata in modo così clamoroso, può essere figlia del troppo amore verso il Genoa?

No, è sbagliato questo concetto. Questi tifosi fanno male al calcio, dovrebbero essere allontanati, l’amore per il Genoa non c’entra nulla.

Quei tifosi non si possono nemmeno definire genoani?

Gli ultrà in generale non sono tifosi delle squadre. La loro logica è quella di fare a botte: non c’entra niente con il calcio, o con il tifo. Si sono evoluti in una cosa che non riguarda la passione calcistica.

A livello tattico: Miguel Veloso è rimasto fuori recentemente. De Canio può ripartire da lui, per dare alla squadra una minima impostazione?

Penso che per De Canio non sia una questione di uomini.

Su quali tasti deve insistere allora il nuovo mister?

C’è un problema mentale nel Genoa: deve cercare di ridare alla squadra un pò di tranquillità e di quadrarla, sperando che davanti arrivino dei gol. Personalmente posso dire un’altra cosa.

Ovvero?

L’importante per De Canio in questo momento è dare sicurezze. Io conosco bene la lotta per non retrocedere: è difficile non avere paura quando le cose vanno male. Ripeto: la cosa più importante è dare tranquillità alla squadra.

Putroppo, tranquillità al Genoa sembra essercene poca: ce la farà il Grifo a salvarsi?

Sul campo qualche rischio lo corre. Però mi sembra di poter dire che le retrocessioni non saranno decise dal campo.

Cioè?

Non vedo come il Lecce potrà riuscire a salvarsi, considerando quello che sta uscendo fuori dallo scandalo scommesse.

Sul rendimento del Milan quanto può pesare la marcia della Juve, che l’ha appena sorpassato?

Di sicuro un pò di delusione ci sarà. Penso che il Milan si sia giocato il campionato assieme alla Champions: prima e dopo il ritorno col Barcellona ha pareggiato a Catania e perso con la Fiorentina. Era importante mantenere almeno un punto di vantaggio, soprattutto per l’entusiasmo.

Dà poche speranze al Milan?

In questo momento sembra non ci sia discorso, perchè la Juventus va a mille mentre il Milan sta tirando il freno. Non dimentichiamo che a parità di classifica vince la Juve.

Se dovesse fare un pronostico su Milan-Genoa?

Direi 3-1 Milan.

 

(Carlo Necchi)