Diluvio su Barcellona. Al Camp Nou, e su tutta la città, sta piovendo. E tanto. Il meteo prevede piogge e schiarite continue, ma è alto il “rischio” che questa sera la partita che per Barcellona e Milan vale una stagione si possa giocare sotto l’acquazzone. Con una battuta – ma nemmeno troppo – potremmo dire che almeno Guardiola e i suoi non si lamenteranno. Chiarissimo il riferimento: all’andata ci furono lamentele – peraltro giustificate, dobbiamo dirlo – da parte di tutto il Barcellona in merito alle condizioni del campo. Storia nota: i blaugrana avevano chiesto che il prato di San Siro fosse bagnato, i dirigenti del Milan acconsentirono ma poi, pare, il campo non fu bagnato. E infatti era secco, comportando scivoloni da parte di tutti, tenuta difficile e zolle che continuavano ad alzarsi. Un problema annoso, quello di San Siro, che va avanti da tempo immemore: lo stesso Galliani ha sempre detto di voler aprire al sintetico, magari dividendo la spesa con l’Inter. Tant’è, sta di fatto che dopo la partita di mercoledì scorso chiunque, da Puyol a Dani Alves (“Um patatao”, ha detto il laterale brasiliano nella sua lingua riferendosi al terreno di gioco), passando infine per Guardiola, hanno rimarcato la cosa. E Pep, tornato a Barcellona dopo la sosta forzata ad Interello, ha rincarato la dose. I catalani hanno addirittura presentato un esposto ufficiale all’UEFA, chiamata quindi a chiedere spiegazioni in merito al Milan. Che, da parte sua, ha chiarito come invece il campo non avesse chissà quale tipo di problema. Sarà, ma intanto la polemica non si è placata, e la seconda cosa che ha detto Puyol nella conferenza stampa di ieri è stata: “Il nostro campo è perfetto”. Speriamo lo sia, altrimenti apriti cielo. Anche se di fatto il cielo si è già aperto. Aspettiamoci allora un campo bagnato, in cui la palla schizza velocissima e imprendibile: quello che piace al Barcellona, da sempre abituato ad avere un terreno di gioco scorrevole per favorire le trame infinite del suo tiki-taka. La storia ci insegna che quella di irrigare il prato è una pratica non sconosciuta: il precedente forse più noto rimane quello del 1974, quando prima di una partita decisiva contro la Polonia gli inservienti dello stadio di Francoforte bagnarono pesantemente il campo, per consentire alla Germania Ovest di contrastare più agevolmente gli avversari, dotati di grande tecnica e quindi messi in difficoltà dal terreno pesante.
La Germania vinse, e andò in finale. Se l’avrebbe fatto anche su un campo asciutto non lo sapremo mai: come sempre, mancano le controprove. Quindi stasera, pioggia o meno, il Milan dovrà fare la partita che ha preparato, quella che ha in mente di fare: non sia mai che si debba rimpiangere una qualificazione sfumata a causa della pioggia.