CALCIOMERCATO – I detrattori di Massimiliano Allegri si mettano l’anima in pace. L’allenatore livornese non lascerà infatti il Milan al termine della stagione in corso ma resterà almeno fino alla data della scadenza del contratto, targata 30 giugno del 2013. Ad ammetterlo è stato il diretto interessato che al termine della roboante vittoria all’Artemio Franchi di Siena ha confessato: «E’ stato alzato un polverone inutilmente. Ho un contratto fino al 2013 che intendo rispettare e ho un ottimo rapporto con il presidente. Se rimarrò al Milan il prossimo anno? Resto al 100% con il presidente ho parlato anche di questo». L’ex Cagliari poi ribadisce: «Io ho un ottimo rapporto con il presidente, con Galliani ci vediamo quotidianamente e al Milan sto bene. La cosa che mi dispiace è che ci sia stato un accanimento non tanto verso Allegri ma credo verso il Milan, perché nel momento in cui stavamo lottando per lo scudetto è stata tirata fuori la storia che Allegri non rimaneva più sulla panchina del Milan». Se tutto andrà come previsto, quindi, il Conte Max potrà guidare la squadra anche l’anno prossimo con l’obiettivo di tornare a conquistare la Champions League e naturalmente lo scudetto. Resta da capire come sarà il mercato dell’estate che, vista la permanenza del livornese, si preannuncia ricco di novità soprattutto nel reparto avanzato. Potrebbero fare le valigie siaAlexandre Pato quanto Filippo Inzaghi mentre è incerta la presenza di Robinho nello scacchiere 2012-2013. Quest’anno il brasiliano è andato a corrente alternata ed in contemporanea è tentato da un ritorno in Brasile, fra le fila del suo Santos. Il Papero sembra invece vicino all’addio e al suo posto potrebbe sbarcare, finalmente, a Milanello, Carlitos Tevez, sogno inseguito e solamente sfiorato dall’ad Galliani durante la scorsa finestra di trattative invernale. E alla luce della grande vittoria contro i bianconeri aumentano i rimpianti in casa Milan. Gli infortuni hanno letteralmente falcidiato la compagine rossonera e ieri si è avuta la dimostrazione che quando i big sono in campo (mancava solo Thiago Silva fra i titolari e Pato) la compagine meneghina ha davvero pochi rivali. Rammarico anche per avere gettato al vento uno scudetto fra le mura domestiche contro Fiorentina e Bologna. Un solo il punto racimolato contro toscani ed emiliani quando bisognava fare bottino pieno.



A tre gare dal termine e con la possibilità per la Juve di perdere una gara, il destino sembra ormai segnato…

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