Mario Balotelli è uno dei nomi più calcati nel calciomercato generale. Nello specifico, SuperMario è stato spesso e per diversi motivi accostato alle milanesi. Oggi il ragazzo è stato al centro di una sorta di giallo, che può alimentare le fantasie dei tifosi in ottica mercato. Questa sera si è infatti svolta la parata trionfale del Manchester City per festeggiare la conquista della Premier League. I giocatori si sono affacciati ad un orgia di pubblico festante sopra un palco rialzato. Il trofeo è passato di mano in mano, e di bocca in bocca per i baci di rito. Tutti presenti, tutti contenti: meno uno. Mario Balotelli non era presente alla festa. Ma calma a gridare allo scandalo: ufficialmente, l’attaccante aveva il permesso di Mancini per “bigiare” la parata festante, dovendo raggiungere i compagni di nazionale a Coverciano. Solo che nel ritiro azzurro Balotelli non si è visto prima delle otto di sera: considerando che questo primo stage si conclude domani, il nostro badboy era in colpevole ritardo. Ma se la vedrà con Prandelli, nè è il caso di montare inutili casi scandalistici: quello che conta è che l’assenza di Balotelli alla festa dei Citizens si inserisce in un contesto più ampio di segnali interpretabili in chiave di calciomercato. Anzitutto, la visita di Raiola di questo pomeriggio nella sede del Milan, ufficialmente per chiarire la situazione di qualche giocatore più giovane già in orbita rossonera. Ma possiamo immaginare che gli argomenti Ibrahimovic e Balotelli, pur sfuggendo all’ordine del giorno, siano stati toccati. Del resto, la possibilità che Ibrahimovic lasci il Milan, per accasarsi al City in uno scambio con Balotelli, non è così peregrina, soprattuto alla luce di un paio di considerazioni. La prima è che Ibra ha già lanciato quei sassolini di malessere che avevano fatto da preludio anche al suo addio all’Inter. Quel mal di pancia diventato proverbiale che lo svedese giustifica con esigenze di competitività che però riguardano anzitutto lui, anche quest’anno super (ma non decisivo) in campionato e fiacco in Champions. Certo, le squadre in grado di acquistare Ibrahimovic non sono ai state tante, ed ancor meno lo saranno oggi che lo svedese ha trentuno anni. Ma il Manchester City ha le finanze per un investimento del genere, e non dimentichiamo che Mancini ha già allenato Ibra ai tempi dell’Inter instaurando con lui un buon rapporto. D’altra parte, Balotelli potrebbe essere la carta decisiva per arrivare al gigante scandinavo senza sborsare troppo, e sappiamo quanto Mario sia apprezzato…



…dalle parti di Milanello. Il suo arrivo potrebbe tappare più che discretamente la falla tecnica aperta dall’eventuale cessione di Ibrahimovic, garantendo in più una maggiore prospettiva. Infine, non dimentichiamo la questione ingaggio: Balotelli guadagna un terzo di quanto percepisce Ibra, e lo scambio sposerebbe la politica economica del Milan, quella che per capirci ha portato all’ammainare di bandiere come Gattuso, Inzaghi e Nesta. Insomma, i presupposti per lo scambio Ibrahimovic-Balotelli ci sono tutti: smentiranno da più parti, ma l’impressione è che la cosa s’abbia da fare per entrambe. E con di mezzo Raiola…

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