Che gran parte del calciomercato del Milan di questa stagione ruoti intorno alle riconferme dei campioni, in un momento di evidente crisi di liquidità non tanto dei rossoneri, quanto piuttosto del mondo del pallone che paga lo scotto della crisi e – per quanto riguarda più strettamente l’Italia – di ritardi atavici nella realizzazione di impianti di proprietà e della gestione del marketing, è cosa nota. Il Milan ha concluso non senza una certa delusione la stagione 2011/2012, in cui non è riuscito a confermarsi campione d’Italia, e in questa estate si annunciano grandi cambiamenti nella rosa dei rossoneri. Eppure la sessione estiva dello scorso calciomercato, come quella di gennaio, seppur orfana di grandi colpi (soltanto sfiorato Mister X e Tevez), ha avuto il grande merito di “tenere duro” su tantissimi giocatori in rosa che nonostante uno stipendio “precrisi” sono stati in ogni caso confermati fino alla scadenza naturale del contratto. L’attenzione di tutti oggi però, in vista del calciomercato che deve riportare il Milan ai recenti fasti italiani ed europei, è proiettata sugli attaccanti, che Galliani ha annunciato saranno cinque, proprio come quelli attualmente a disposizione di Allegri, cioè Zlatan Ibrahimovic, Robinho, Antonio Cassano, Alexandre Pato e Stephan El Shaarawy. Da quanto ha detto il dirigente rossonero in questa settimana, appare infatti difficile il riscatto di Maxi Lopez dal Catania, ma le dichiarazioni di Galliani aprono naturalmente ad ipotesi interessanti. Perché, se davvero gli attaccanti in rosa per il prossimo anno saranno proprio cinque, le ipotesi sono soltanto due: o verranno confermati tutti gli attaccanti attualmente presenti e dunque non verrà operato nessun acquisto, oppure ad ogni acquisto corrisponderà una cessione. Insomma, la situazione dell’attacco del Milan è destinata a diventare uno dei tormentoni di questo calciomercato estivo. Sono tante le ipotesi in ballo, a partire dai soliti (veri o presunti che siano) “mal di pancia” di Ibrahimovic. La novità della scorsa stagione è stato invece Stephan El Shaarawy: il giovane (classe 1992) talento ligure – di evidenti origini egiziane – si era messo in grande luce nella stagione precedente con la maglia del Padova in serie B (dove giocava in prestito dal Genoa), tanto da meritarsi il passaggio al Milan. Naturalmente però molti erano dubbiosi sulla sua effettiva capacità di affrontare un salto di livello così brusco, e invece il “Faraone” è stata una delle note migliori per l’allenatore Massimiliano Allegri. Ora però resta da definire la sua situazione contrattuale, perché il cartellino del giocatore è in comproprietà tra il Milan e appunto il Genoa. Per saperne di più, IlSussidiario.net ha contattato il procuratore del giocatore, Roberto La Florio, che in esclusiva ha rilasciato dichiarazioni molto chiare circa il futuro del suo assistito: “Stephan resterà al Milan, non ci sarà nessun problema. Siamo sicuri che farà parte dei cinque giocatori d’attacco di cui ha parlato in settimana Galliani”. Parole confortanti, che dicono che i rossoneri non hanno nessuna intenzione di rinunciare a giocatori italiani, tecnici, di classe e di prospettiva (come El Sharaawy) e che finalmente la “linea verde” avanza per meriti e non per ideologie in una grandissima squadra del nostro campionato. Ma c’è decisamente di più.



Anzi, La Florio per rafforzare il concetto ha pure aggiunto: “Stephan e Antonio Cassano sono i due giocatori più sicuri di rimanere”. Queste dichiarazioni da un lato rassicurano i tifosi rossoneri sul futuro dei due fantasisti italiani, presente e futuro del Milan e anche della Nazionale, ma potrebbero anche aprire qualche dubbio sugli altri. Posto che la situazione di Alexandre Pato è particolare, sia per i problemi fisici sia per le precedenti vicende di mercato, potrebbe essere una indiretta conferma dei timori legati alla partenza di Robinho e Zlatan Ibrahimovic?



 

(Mauro Mantegazza)

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