La partita tra Milan e Atalanta si è conclusa con il risultato di 2 a 0 per il diavolo che, ringraziando il Lecce e in particolare Buffon per il regalo fatto a Bertolacci, continua a sperare per la vittoria dello scudetto. È stata una partita dal punto di vista tecnico poco spettacolare, con i rossoneri che si sono affidati agli assoli dei singoli, e l’Atalanta che ha fatto un buon possesso palla creando buone occasioni, ma senza rendersi mai realmente pericolosa verso la porta di Abbiati. I gol di Muntari all’inizio e di Robinho nel finale hanno portato il Milan a un punto di distanza dalla Juventus capolista e danno al diavolo il dovere di credere, ancora più di prima, nella possibilità di rimonta.



SINTESI PRIMO TEMPO: Il primo tempo del match giocato tra Milan e Atalanta si conclude con il risultato di 1 a 0 per i padroni di casa. A San Siro, i giocatori di Allegri giocano con intensità soprattutto all’inizio mettendo alle strette la difesa bergamasca, costretta ad arroccarsi nei pressi della propria area di rigore. Nei primi 10’ il Milan crea le migliori occasioni: dopo due minuti dal fischio iniziale Boateng lascia partire un bolide da fuori area che esce alla sinistra di consigli;  al 5’ minuto ancora Boateng, dopo aver saltato due uomini in area, calcia sul primo palo, ma Consigli risponde deviando in angolo. La netta supremazia inziale del Milan si tramuta nel gol del vantaggio al 9’: su azione di contropiede innescata da Ibra, Muntari raccoglie l’assist dalla destra di Boateng e infila Consigli di destro. La foga del Milan si spegne dopo aver raggiunto il vantaggio. Con il passare dei minuti il ritmo del diavolo diminuisce e l’Atalanta, con un buon possesso palla, prende coraggio e rischia in treoccasioni di trovare il pareggio: prima con un colpo di testa di Denis, su cui Abbiati si supera in tuffo; poi, ancora con Denis, che con un rasoterra dal limite non inquadra di poco la porta; infine allo scadere, con un potente tiro dal limite di Cazzola che sibila alla destra di Abbiati e si spegne sul fondo. Si conclude così un primo tempo divertente: il Milan ha giocato solo di nervi i primi dieci minuti e poi è sparita ogni traccia di gioco nella squadra di Allegri, una buona Atalanta ha spinto per la seconda parte della frazione di gioco, ma non è riuscita a raggiungere il pareggio.



SINTESI SECONDO TEMPO: Durante la ripresa le squadre sono tornate in campo senza cambi: al contrario del primo tempo, la partita diviene noiosa con il Milan che prova ad affidarsi ad un deludente Ibrahimovic e l’Atalanta che gioca, senza però mai affondare il colpo decisivo. È il Milan che però rischia di trovare il vantaggio: Cassano scambia con Ibra che da due passi sfiora il palo. La partita diviene sempre più confusa e le occasioni nascono non per il bel gioco ma per le giocate o gli errori dei singoli. Alla lunga il possesso dei bergamaschi non rende e nel finale il Milan, risvegliato dal pareggio del Lecce a Torino, prima spreca e poi chiude la partita. Due volte ci prova lo svedese: nel primo caso con un bel tiro dal vertice destro costringe Consigli al miracolo, nel secondo trovandosi davanti al portiere neroazzurro, sbaglia tutto mandando a lato. Poi è Robinho a rubare la scena a tutti: al 42’ un suo tiro deviato si stampa sulla traversa e poi raccoglie la respinta maldestra di Consigli su una punizione di Ibra e di testa sigla al 48’ il gol della tranquillità. Il  Milan si riavvicina alla Juventus e ritorna a credere nelle possibilità di vincere lo scudetto.



(Primo tempo 1-0)

MARCATORI: Muntari al 9′ p.t.; Robinho al 47′ s.t.

MILAN (4-3-1-2): Abbiati; De Sciglio, Nesta, Mexes, Antonini; Nocerino, Ambrosini (dal 33′ st Gattuso), Muntari; Boateng (dal 28′ st Flamini); Ibrahimovic, Cassano (dal 23′ st Robinho). (Amelia, Yepes, Bonera, Maxi Lopez). All.: Allegri.

ATALANTA (4-4-2): Consigli; Ferri (dal 8′ st Schelotto), Stendardo, Lucchini, Peluso; Raimondi, Cigarini, Cazzola, Bonaventura (dal 16′ st Moralez); Denis, Tiribocchi (dal 32′ st Carrozza). (Frezzolini, Manfredini, Gabbiadini, Minotti). All.: Colantuono.

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata.

Ammoniti: nessuno. Angoli: 4-2 per il Milan. Recuperi 0 e 4′.

 

Abbiati, 6,5: provvidenziale la parata sul colpo di testa di Denis, per il resto non è molto impegnato.

De Sciglio, 6,5: si propone con personalità sulla destra, fascia su cui spinge parecchio. Soffre un po’ Bonaventura, ma anche in fase difensiva se la cava. Buona prospettiva per il futuro.

Mexes, 6: molto attento negli interventi, si perde però Denis sull’unica vera occasione pericolosa della Dea.

Nesta, 6: punta molto sull’esperienza e fa valere i propri anni ad alti livelli. Fisicamente sembra però in difficoltà.

Antonini, 5,5: sulla sinistra in fase difensiva non soffre particolarmente, ma in avanti non aiuta mai. Da rivedere.

Nocerino, 6: a centrocampo fa legna, ma oggi non è una giornata strepitosa neanche per lui. Svolge il suo compito senza eccellere.

Ambrosini, 5,5: a centrocampo soffre Cigarini e il possesso palla dell’Atalanta non essendo in grande forma atletica. Per questo viene sostituito nel secondo tempo da Gattuso.

Muntari, 7: è destino che in questo campionato si parli sempre di lui. La prestazione è normalissima, forse con qualche errore di troppo, ma quel gol la impreziosisce tantissimo perché permette al Milan di rimanere in corsa per lo scudetto.

Boateng, 6,5: finchè è fresco fa la differenza ed è quello che impegna di più consigli; poi quando si stanca scompare e nella ripresa viene sostitutito da Robinho.

Cassano, 5: non combina mai con Ibra, oggi per il barese non ci sono state giocate che abbiano fatto la differenza.

Ibrahimovic, 5: è una delle partite più brutte del campionato per lui. Sbaglia tanto, passaggi come occasioni da gol, ma in ogni caso propizia il gol dell’uno e del due a zero.

Robinho, 6,5: sostituisce Cassano per mezz’ora, colpisce una traversa e segna: cosa chiedergli di più?

Consigli,6,5: prende tutto quello che può prendere, ma sui gol non ha responsabilità oggettive evidenti.

Ferri, 5,5: si perde Muntari sul primo gol del Milan; per il resto spinge abbastanza in fascia sinistra.

Stendardo,6: resiste bene a Ibra, anche se soffre un po’ gli inserimenti dei centrocampisti.

Lucchini, 5,5: non tiene in difesa come il suo compagno e nella sua zona si finalizzano i gol del Milan.

Peluso, 6: prova a spingere, ma è più impegnato a contenere le sovrapposizioni di De Sciglio.

Cigarini, 6,5: il buon gioco dell’Atalanta è merito della sua impostazione. Non arriva però mai al tiro.

Cazzola, 6: fa legna di fianco a Cigarini e rischia il gol con un tiro da fuori alla fine del primo tempo.

Bonaventura, 6,5: è il più attivo in fase di costruzione e mette in difficoltà la fascia destra del Milan con le sue continue accellerazioni.

Raimondi, 5,5: il contributo sulla fascia offensiva dell’Atalanta è debole: Antonini lo controlla con tranquillità. (Schelotto, 5,5: aumenta la spinta in fascia anche se non crea azioni pericolose)

Denis, 6: ci prova nelle uniche due occasioni che ha: nel primo caso viene fermato da Abbiati di testa, poi è impreciso nella conclusione.

Tiribocchi, 5: di fianco a Denis non crea alcun pericolo alla difesa rossonera.

 

(Matteo Lambicchi)