CALCIOMERCATO – Giornata di dichiarazioni importanti quella di ieri in casa Milan. Durante lo sponsor day, la nota giornata di incontri con gli sponsor rossoneri, l’amministratore delegato Adriano Galliani è stato un fiume in piena toccando i più svariati argomenti, dallo scudetto al gol di Muntari, passando per il mercato. In serata è poi intervenuto anche il presidente Silvio Berlusconi. A Monza per la campagna elettore per il sindaco il patron rossonero ha accennato al futuro di Massimiliano Allegri ribadendo la propria fiducia nel tecnico del Milan: «La fiducia? Gliel’ho già confermata – le parole rilasciate a La Gazzetta dello Sport – Campionato riaperto? Speriamo, speriamo…». Confermate quindi le indiscrezioni degli scorsi giorni che volevano un Allegri certo del suo posto fino alla scadenza del contratto datata 30 giugno del 2014, come del resto lo stesso livornese aveva pubblicamente esternato prima della sfida contro l’Atalanta di mercoledì sera. Ma nel pomeriggio di ieri è intervenuto anche il primogenito di Berlusconi, Piersilvio, che ha “confermato” Allegri ma che nel contempo pare aver ammiccato ad altri: «Allegri ha fatto bene – dice in una conferenza stampa organizzata da Mediaset per il lancio del programma Premium Play per I-Pad – La squadra ha patito molti infortuni, mi è piaciuto come ha gestito la situazione sia dal punto di vista tecnico che come uomo». Ma c’è dell’altro: «Guardiola è un bel sogno, chissà… Ho grandissima stima di Capello, è stato tanti anni al Milan e l’ho sempre apprezzato». C’è quindi il rischio, soprattutto nel caso in cui i rossoneri non dovessero bissare lo scudetto, di una conferma di Allegri con handicap. Alla prima sconfitta, la prossima stagione, potrebbero tornare d’attualità le voci riguardanti Guardiola e Capello soprattutto se i due manager dovessero prendersi un anno sabbatico come sembra. Sono in molti quindi negli ambienti rossoneri quelli che invocano una conferma certa di Allegri non soltanto per mancanza di alternative o di fondi. Puntare su un allenatore significa riporre la totale fiducia altrimenti l’ex Cagliari rischierebbe di lavorare senza la necessaria serenità. Ma prima, come dicevamo, c’è da vivere ancora un campionato che non sembra voler finire mai.



 

A 180 minuti dal termine il tricolore, che sembrava nella mani della Juventus, è tornato in discussione ed ora tutto è possibile.

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