CALCIOMERCATO – La cessione di Thiago Silva al Paris Saint Germain rischia di sfaldare lo spogliatoio, già traballante, del Milan? Per ora la risposta è no e a cominciare dal più scontento dei rossoneri, Zlatan Ibrahimovic, l’idea è quella di continuare comunque a giocare nel Milan. Nonostante i famosi mal di pancia manifestati nelle ultime settimane «Non ci sono soldi per comprare cinque campioni o tutti quelli che ci vorrebbero» con annesse tirate d’orecchie della dirigenza meneghina, lo spilungone della nazionale svedese non intende abbandonare la barca e vuole proseguire comunque la propria esperienza a Milanello. A parte tutto, infatti, Ibra si trova molto bene nella città lombarda, è profondamente cambiato rispetto a quello di due anni fa, pensa in maniera primaria alla famiglia e soprattutto è un giocatore fuori mercato. Con un contratto da 12 milioni di euro netti all’anno solo un paio di squadre al mondo potrebbero permetterselo. Una è il Manchester City che per ora ha il reparto avanzato tutto esaurito, l’altra è il Real Madrid di Josè Mourinho, un vero bad boy come Ibra, ma che per il momento non sembra interessata all’operazione. Sia chiaro, quando si parla del futuro dell’attaccante svedese è sempre difficile avere certezze, ed utilizzare le parole “mai” e “sempre” diventa spesso e volentieri un azzardo. Ma per il momento il quadro della situazione è questo. Si mormora inoltre che la dirigenza del Milan, con l’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani in primis, starebbe fornendo ampie garanzie ai calciatori in squadra circa il futuro dello stesso team. L’idea del presidente del Milan, Silvio Berlusconi, non è assolutamente quella di dismettere ma se mai di vendere per comprare, come capitato in passato spesso e volentieri in altre occasioni. Sia chiaro, dei 50 milioni di euro incassati dalla partenza di Thiago Silva, solo una parte, circa il 30%, verrà immessa sul mercato, mentre il resto sarà destinato al ripianamento dei buchi di bilancio. Ma in via Turati non sono diventati sprovveduti da un giorno all’altro e sanno benissimo che Nesta e Thiago Silva dovranno essere rimpiazzati nel migliore dei modi possibili se si vorrà evitare una rivolta popolare.
In favore inoltre della dirigenza il fatto che allo sbarco a Milanello di Thiago nessuno si strappò i capelli per la gioia: magari il suo erede potrà essere Dedè, che per ora non scalda gli animi ma che fra un paio di stagioni…