CALCIOMERCATO – E’ saltato il pranzo ad Arcore fra il presidente del Milan, Silvio Berlusconi e lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktum previsto in quel di Arcore. I temi in ballo restano comunque molto caldi, dalla cessione di una quota societaria della squadra, ad una partnership finanziare per l’acquisizione di San Siro. Quest’ultima, come riporta La Gazzetta dello Sport, sarebbe la grande novità del momento. Ma facciamo un passo indietro andando con ordine. Il pranzo tanto annunciato, come dicevamo, è saltato. Difficile dare una spiegazione fatto che sta che probabilmente Al Maktum, premier e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti, personaggio di primissimo piano, potrebbe non aver gradito la troppa “mediacità” dell’evento ed avrebbe deciso di rimandare a data da destinarsi il pranzo a Villa San Martino. Non è da escludere però che si tratta di un semplice depistaggio in modo da sviare i riflettori appostati per l’occasione. Al Maktum, già facente parte del gruppo Fininvest, non sarebbe naturalmente interessato solo al calcio, ma potrebbe anche inserirsi maggiormente nel gruppo media con a capo il presidente rossonero Berlusconi. Per quanto riguarda invece l’aspetto puramente calcistico si parla di una cessione della società pari ad un 20%, un’offerta sicuramente non troppo allettante che non cambierebbe in maniera radicale le finanze del club. Al Maktum, di fatto, verserebbe dei liquidi ma senza particolare prospettive di ritorno economico a parte la visibilità nel legarsi al brand Milan. Inoltre è noto come gli investitori arabi non amino entrare in società con quote di minoranza e basta osservare quanto succede ad esempio in Premier League o nella Liga spagnola per capirlo. Tutto fa quindi presagire che la portata principale del pranzo saltato sia un’altra e precisamente l’acquisizione dello stadio San Siro. Se l’Inter, come sembra, traslocherà dal Meazza per costruirsi uno stadio di proprietà in zona Expo, il Milan potrebbe chiedere al comune di Milano la cessione dello storico impianto. Uno stadio di proprietà sarebbe la classica esca per attirare capitale stranieri e di conseguenza quest’ultimi potrebbero partecipare all’acquisizione della Scala del calcio. Uno scenario davvero interessante che potrebbe far svoltare il Milan.



La società calcistica sta sentendo la crisi economico/finanziaria globale e l’ingresso di nuovi investitori con l’aggiunta di uno stadio di proprietà non potrebbe che rappresentare un’enorme boccata di ossigeno.

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