CALCIOMERCATO – L’allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, esce allo scoperto. Il tecnico rossonero parla di diversi argomenti, intervistato da La Gazzetta dello Sport, a cominciare dal mercato estivo. Moltissime le voci circolanti in queste ultime ore su una possibile cessione di Thiago Silva e di Zlatan Ibrahimovic ma la linea di pensiero del manager livornese rimane sempre la stessa: «Fortunatamente non andrà via nessuno dei due. In caso contrario, sarebbe molto difficile sostituirli. Qualche partenza comunque dovrà esserci: l’obiettivo è arrivare a 22-23 giocatori più i tre portieri». Un Ibrahimovic che, nonostante voci di alcuni “conflitti” interni con Allegri, continua ad essere considerato incedibile dallo stesso allenatore: «Mario Balotelli all’Europeo ha dato una grande dimostrazione di crescita, ma Ibrahimovic non lo cambio con nessuno». Qualche giocatore comunque potrebbe arrivare e soprattutto sembra possibile l’acquisto di un nuovo centrocampista da schierare davanti alla difesa, il classico playmaker che detti i ritmi di gioco, che verticalizzi, che apra e che costruisca le geometrie della squadra. Allegri spiega: «Qualche nuovo arrivo? Nel caso, sarà un centrale di centrocampo. In avanti invece abbiamo un reparto che in Italia non ha nessuno e pochi altri hanno in Europa. In più ci saranno Pato e Cassano, che l’anno scorso sono stati fuori a lungo: per loro sarà un’annata molto importante». Un Allegri che potrà disporre del Milan più giovane degli ultimi 10 anni. Sicuramente la squadra, ora come ora, appare sul livello di quella della scorsa stagione, se non un pelino più in basso, avendo perso Nesta, Seedorf, Gattuso, Inzaghi e Zambrotta, ma nel contempo è sbarcato a Milanello Riccardo Montolivo, reduce da un grande Europeo con la nazionale italiana in Polonia e Ucraina, oltre al giovane Francesco Acerbi, protagonista con il Chievo nella stagione 2011-2012. A loro due si aggiungono anche il “misterioso” Bakaye Traorè, ex Nancy, e Kevin Constant, trasferitosi dal Genoa per sostituire l’infortunato Muntari. Per molti sarà anche l’anno zero di Allegri che dopo un’ottima prima stagione e una seconda condita da qualche errore di troppo, non potrà più sbagliare: o un nuovo trofeo o addio, con Guardiola già pronto a subentrare all’ex allenatore del Cagliari.



La cosa certa è che anche l’anno prossimo continuerà il duello, non solo sul campo, con la Juventus, e lo si capisce dalla battuta dello stesso Allegri commentando i 30 scudetti della Juventus: «(sorride, ndr) A mio parere sono 31. Sbagliano tutti, perché nessuno considera il campionato di B… Però ora basta con questo teatrino, c’è un organo competente che decide».

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