A Gelsenkirchen, il Milan si impone per 1-0 sullo Schalke 04 nell’amichevole di lusso di fine luglio. Risultato a parte (naturalmente ininfluente), Allegri può sicuramente trarre delle indicazioni positive, come ad esempio la buona forma di Emanuelson (suo il gol decisivo) e di Robinho, pur se un po’ fumoso; Acerbi, partito male, si è poi ripreso e in coppia con Yepes si è dimostrato solido e sicuro di sè. Ancora un oggetto misterioso Traore, mentre Taiwo ha fatto vedere che molto probabilmente non farà parte del Milan 2012/2013. Bene anche lo Schalke, che nel primo tempo si è fatto preferire ma poi è quasi crollato dopo il gol del vantaggio del Milan. 



Finisce 0-0 il primo tempo tra Schalke 04 e Milan, amichevole di lusso a Gelsenkirchen. Nel complesso una partita piacevole, che ha dato delle indicazioni positive ad Allegri, pur se i rossoneri hanno un po’ sofferto nella parte centrale del primo tempo, con i tedeschi che hanno decisamente spinto sull’acceleratore. Si evidenzia, e questo è forse il lato più negativo per il tecnico toscano, lo scarso peso in zona gol senza Ibrahimovic, o in generale senza un uomo di peso che tenga l’area di rigore: per tre volte il Milan ha sfiorato il bersaglio grosso più per imprecisione che sfortuna. E’ successo all’inizio, prima con un cross da destra di un pimpante El Shaaray sul quale Boateng non è arrivato in scivolata, poi ancora con il Faraone che, presentatosi davanti a Hildebrand, si è fatto ipnotizzare. Stessa sorte per Robinho stavolta nel finale di tempo, quando in progressione è arrivato a calciare e ha messo a lato sul primo palo. Per il resto, solo Schalke, con i rossoneri, disposti con il consueto 4-3-1-2 con Boateng dietro le punte e il centrocampo composto da Flamini, Ambrosini ed Emanuelson, che hanno sofferto soprattutto le incursioni di Holtby (clamoroso palo interno dal dischetto del rigore) e la vivacità del finladese Pukki, prima punta al posto di Huntelaar. Bravo Amelia, ancora titolare: ha dato sicurezza, con una serie di uscite alte impeccabili, al reparto, dove Acerbi è parso un po’ timoroso e Bonera ha un po’ sofferto la velocità avversaria. Male i terzini, per ora: Mesbah triturato da Uchida e Farfan, De Sciglio timido e spesso schiacciato sulla linea di difesa anche in fase di possesso palla.



Niente da segnalare nel secondo tempo, se non il gol del Milan: minuto 64, Emanuelson si infila sulla trequarti avversaria e serve centralmente Robinho, il brasiliano gli ritorna la palla, Emanuelson salta il portiere in uscita e lo infila con un sinistro da posizione defilata. Per il resto, girandola di cambi: si vede Traore, entrano giovani come Valoti e Ganz (il figlio d’arte si mangia un gol a porta vuota) e Yepes si mette al centro della difesa, con Antonini (ammonito e in difficoltà) prima a sinistra e poi a destra per l’ingresso di Taiwo. Lo Schalke scompare dal campo dopo il gol e quando escono Farfan e Uchida, che hanno tirato la carretta a lungo. Fuchs, entrato sulla sinistra, è stato il più brillante nel secondo tempo, e lo Schalke ha sfiorato il gol del pareggio con l’ex Huntelaar, che ha mandato alto di poco un colpo di testa su cross di Farfan (erroraccio di Taiwo). Il risultato alla fine sorride al Milan: a parte questo, Allegri ha ancora tanto da lavorare, soprattutto sulla tenuta della squadra a livello di grinta (Boateng oggi non ha giocato bene). C’è tempo: il conforto è questo, e comunque i tornei si vincono anche giocando male… Nella prossima pagina trovate il tabellino della partita.



Marcatore: 64′ Emanuelson

Hildebrand (Fahrmann); Uchida, Matip, Metzelder, Escudero (Kolasinac); Holtby (Baumjohann), Neustädter (Barnetta); Farfan, Jurado (Fuchs), Pukki, Draxler (Huntelaar).

Amelia; De Sciglio (Taiwo), Bonera (Yepes), Acerbi, Mesbah (Antonini); Flamini (Traoré), Ambrosini (Valoti), Emanuelson; Boateng (Filkor); Robinho (Ganz), El Shaarawy.

Ammoniti: Antonini (M), Yepes (M), Baumjohann (S).