Ad aggiornare e dare vigore al detto “Non c’è due senza tre”, in casa Milan i guai di questa estate burrascosa sembrano non finire mai. Non bastava la doppia cessione di Ibrahimovic e Thiago Silva al Paris Saint-Germain, arrivata dopo i proclami della società che li aveva addirittura messi come volti simbolo per la nuova campagna abbonamenti; e non bastava la batosta subita allo Yankee Stadium dal Real Madrid, un 1-5 che fa il paio con quello di 13 anni prima. Allora Zaccheroni aveva rischiato il posto e in effetti era stato esonerato a metà stagione, per ora sono arrivate le sfuriate di Galliani nei confronti di Allegri che tanto saldo sulla panchina non è. Ecco, in aggiunta a tutto questo, dalla Francia sono arrivate le dichiarazioni di Didier Deschamps, vecchia conoscenza del calcio italiano e nuovo Commissario Tecnico della nazionale francese, ha voluto dire la sua su Philippe Mexès, difensore arrivato dalla Roma nell’estate del 2011. Ecco le parole specifiche: “Philippe? Non so se resterà al Milan, è in una situazione particolare con il suo club”. L’ex tecnico, nonchè giocatore, della Juventus lo ha escluso dalle sue prime convocazioni, ma su questo Mexes, a suo avviso, non ha nulla da temere: “Fa parte della mia lista allargata”. E dunque cosa succede tra il difensore e i rossoneri? Le ruggini, a quanto pare, potrebbero partire da lontano. Già nell’ultima parte dello scorso campionato, il francese non era più stato preso in considerazione dal tecnico Massimiliano Allegri, che non lo ha ancora fatto esordire in questo precampionato, cosa piuttosto singolare se pensiamo che la difesa del Milan è un cantiere aperto e un elemento come l’ex Roma e Auxerre, tecnicamente, ha tutti i crismi per essere un potenziale titolare. Per Mexes la prossima dovrebbe essere la stagione della svolta, visto anche il contemporaneo addio di Nesta e Thiago Silva, che lo responsabilizzerà non poco. Dovrebbe, appunto, ma le premesse non sono certo delle migliori. Dopo una prima stagione problematica, a causa del grave infortunio eredità della sua esperienza romanista, si immaginava per lui un futuro più sereno, ed invece i problemi non sarebbero finiti qui. Le parole di Deschamps, infatti, potrebbero aiutare a svelare nuovi, ‘inquietanti’ scenari. Sembra molto probabile che il feeling tra il giocatore e l’allenatore, non sia mai nato (anche lo scorso anno, con tutti i problemi che il reparto arretrato del Milan ha accusato, spesso e volentieri gli è stato preferito Yepes), e quindi la società starebbe pensando di utilizzarlo come pedina di scambio per operazioni in entrata. Secondo il Corriere dello Sport, infatti, Galliani sarebbe pronto a cederlo per arrivare ad una punta centrale. Mexes, che da tempo è un vecchio pallino di Arsene Wenger, potrebbe finire all’Arsenal, da cui i rossoneri potrebbero prelevare contestualmente il danese Nicklas Bendtner, già accostato nel recente passato al club di via Turati. L’idea del Milan, quindi, sarebbe quella di proporre uno scambio di prestiti. Bendtner fa della forza fisica e della capacità di far salire la squadra le sue doti migliori. Non è prolificissimo (solo 8 gol nell’ultima annata, passata in prestito al Sunderland), ma è ancora giovane – è un classe 1988 – e potrebbe crescere ancora in un contesto come quello di Milanello. Ha inoltre fatto bene all’ultimo Europeo con la sua Danimarca (eliminata al primo turno nel girone di ferro) e potrebbe essere un ottimo “apriscatole” per gli inserimenti dei centrocampisti. Il suo ruolo di partenza sarebbe quello di punta di scorta, magari da utilizzare negli ultimi 20-30 minuti per cercare di sbloccare le partite, ma con il tempo potrebbe rappresentare una soluzione anche di partenza.



Ipotesi che ricorda un po’ quella di Tomasson, connazionale di Bendtner che per tre stagioni ha vestito la maglia del Milan, si è tolto grandi soddisfazioni (22 gol in 75 partite) ed è sempre rimasto nel cuore dei tifosi rossoneri, avendo contribuito alle vittorie della Champions League 2003 e dello scudetto l’anno seguente. Per ora lo scambio Mexes-Bendtner è solo un’ipotesi, ma chissà che nei prossimi gkiorni non possa diventare qualcosa di più.

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