Domenica sera il Milan ha subito un brutto colpo nel Trofeo Berlusconi: a San Siro, i rossoneri sono passati in vantaggio con Robinho, ma poi la Juventus ha fatto valere la sua classe e ha ribaltato il risultato, andando a vincere il trofeo. Al di là della vittoria sfumata (per quel che vale nel palmarès) a preoccupare sono state le prestazioni dei giocatori in campo, come singoli e collettivo: si sono salvati in pochi, forse solo Robinho e Constant, il resto è stato davvero di basso profilo. Squadra confusa, elementi-chiave (Boateng) confusi e incapaci di cambiare il ritmo di una squadra che nonostante abbia fatto la partita dall’inizio alla fine non è riuscita a imporre il proprio gioco e a dare un’impronta netta alla partita. Così, Galliani sta lavorando sul mercato per portare in rossonero i rinforzi giusti in vista dell’inizio del campionato, che si aprirà domenica contro la Sampdoria. L’ipotesi del giorno è quella di uno scambio con l’Inter che vedrebbe la partenza di Antonio Cassano (che ha chiesto di essere ceduto) e l’arrivo di Giampaolo Pazzini. Ci sono stati i primi contatti nella giornata di ieri, e nella nottata c’è stata una brusca accelerazione della trattativa che pare – stando a fonti Sky – praticamente conclusa. Al Milan andrà Pazzini, all’Inter Cassano più sette milioni di euro. Abbiamo dunque chiesto a Tiziano Crudeli cosa pensi della trattativa e, più in generale, di cosa abbia ancora bisogno il Milan per essere davvero competitivo. Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.
Scambio Cassano-Pazzini: secondo lei, il Milan ci guadagna? Sicuramente, il Milan perde qualità; ma ci sono più aspetti da considerare. Intanto, caratterialmente Cassano ha lasciato una scia non troppo positiva all’interno del gruppo, quindi verrebbero eliminati possibili motivi di critiche e contestazioni nello spogliatoio. Io però sono un estimatore della qualità e della tecnica, dunque mi dispiacerebbe se Cassano partisse, al di là degli atteggiamenti del giocatore.
L’altro aspetto da considerare? Che Cassano è una seconda punta, mentre Pazzini è una prima punta, e al Milan manca un attaccante centrale: abbiamo visto anche ieri sera come ci sia bisogno di un giocatore che sia in grado di finalizzare la manovra.
Riguardo a ieri sera: che idea si è fatto? Dove il Milan deve intervenire? A mio modo di vedere, mancano almeno un paio di giocatori di valori: un centrocampista, per intenderci un Pirlo o un Van Bommel. Montolivo va giudicato più avanti in quel ruolo, ma come dicevo prima c’è bisogno di tecnica e qualità: quindi, un centrocampista con quelle caratteristiche.
Il secondo ruolo carente?
Una punta di valore, che ci assicuri almeno 20 gol. Questo, come minimo: poi, secondo me potrebbe starcene anche un terzo, ovvero un esterno sinistro. Nonostante Constant abbia giocato bene anche da terzino, e con tutto il rispetto e l’amicizia per Antonini, c’è bisogno di un esterno sinistro.
Rispetto a questo, come giudica Sahin e Dossena, due nomi che il Milan sembra stia puntando? Beh, Sahin potenzialmente è un buon giocatore, però va visto in un contesto difficile come quello del campionato italiano, che è diverso dalla Bundesliga o dalla Liga. Dossena invece lo conosciamo bene, rimane un buon giocatore…
(Claudio Franceschini)