Il Milan ha diramato il bollettino medico ufficiale per accertare le condizioni di Robinho. L’attaccante brasiliano, nel corso della partita contro la Sampdoria (persa dai rossoneri 1-0), ha accusato una fitta alla coscia ed è anche riuscito a far imbestialire Massimiliano Allegri: il tecnico livornese gli ha chiesto se ce la facesse a proseguire, e Robinho per due volte gli ha risposto di stare bene. Allegri ha così provveduto a sostituire El Shaarawy per far entrare Pazzini e aumentare così la pericolosità offensiva, ma cinque minuti dopo il verdeoro ha chiesto il cambio. “Ho bruciato una sostituzione”, ha poi detto Allegri, che poi ha anche affermato che le condizioni del suo attaccante erano ancora da stabilire. Ora sono note: nel comunicato si legge che Robinho durante l’incontro Milan-Sampdoria disputato domenica scorsa ha riportato una distrazione muscolare di primo grado alla coscia destra. I tempi per il ritorno all’attività calcistica sono valutabili in 3/4 settimane, salvo complicazioni”. Per il Milan è un vero e proprio incubo: lo scorso anno i continui infortuni – su tutti quello di Thiago Silva – hanno notevolmente frenato la corsa dei rossoneri verso gli obiettivi prefissati a inizio stagione. Robinho è già la seconda punta rossonera a fermarsi in questo avvio di stagione: già Pato, ormai una costante, si era bloccato in allenamento (sedicesimo infortunio muscolare dal 2010 a oggi). Qualcuno ha accusato il campo di allenamento, qualcuno le pessime condizioni di San Siro (ma il terreno adesso è diverso, e tiene molto bene): fatto sta che ancora una volta il Milan deve registrare uno stop per un suo calciatore. Forse anche per questo la società rossonera è corsa ai ripari, facendo arrivare negli ultimi due giorni un paio di attaccanti: intanto Mbaye Niang, 17enne punta del Caen che ha già fatto grandi cose in Francia, ma soprattutto Bojan Krkic, che alla Roma ha trovato poco spazio e proverà a rilanciarsi a Milanello, dove ragionevolmente giocherà di più. Il serbo naturalizzato spagnolo è, sulla carta, un gran colpo: a Barcellona era stato Frank Rijkaard a lanciarlo, vedendo in lui i crismi del fenomeno (del resto aveva già segnato valanghe di gol nelle giovanili). Poi, con l’arrivo di Guardiola, il calciatore è sceso nelle quotazioni tecniche e ha scelto di seguire Luis Enrique in Italia. Molto probabilmente l’infortunio di Robinho ha accelerato le trattative; 



Di certo la Roma stava cercando di trovargli un’altra sistemazione, visto anche il poco feeling nato con Zeman. La scelta del tecnico boemo di non mandarlo in campo nel difficile finale della partita contro il Catania ha sancito l’addio tra i capitolini e Bojan; ad Allegri, ora, il compito di utilizzarlo al meglio, sfruttando le sue grandi doti di realizzatore e il suo fisico che gli permette di sgusciare tra le difese avversarie. Poi, con il ritorno di Pato e Robinho, lo spagnolo si giocherà le carte per puntare a guadagnarsi la conferma.

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