Il Milan fa segnare un inaspettato doppio colpo sul calciomercato. Nell’arco di poche ore sono infatti approdati alle dipendenze di Massimiliano Allegri: Niang e Bojan. Attaccanti giovani che vanno a rinforzare un reparto depauperato dalla partenza di Ibrahimovic, mattatore delle ultime due stagioni rossonere. Lo svedese ha lasciato un vuoto che difficilmente i due nuovi acquisti potranno colmare senza alimentare rimpianti tra i tifosi milanisti. Per riguadagnare la fiducia della tifoseria serviranno dunque altri colpi di maggior spessore, soprattutto a centrocampo, lì dove si aspettano i maggiori interventi. Montolivo nel ruolo di play basso è apparso quanto mai a disagio, mentre Nocerino, privato dei rifornimenti necessari, ha recitato la parte dell’agnellino contro il roccioso centrocampo doriano. Le indicazioni dell’esordio non lasciano dunque scampo a Galliani e soci: serve assolutamente un rinforzo a centrocampo. Di questo e di tanto altro, abbiamo parlato con Federico Bertone, giornalista di Italia 7 Gold sempre ben informato sulle vicende che riguardano i rossoneri. Ecco quanto raccolto in esclusiva da IlSussidiario.net in un’intervista a 360° sull’universo Milan.



Oggi giornata di ufficializzazioni. Il primo nome era nell’area da ormai diversi giorni e si tratta del giovane Niang. Cosa bisogna aspettarsi dal giocatore? Dobbiamo dire che è un ragazzo di 17 anni, non si può caricarlo di eccessive aspettative. è vero che in Francia ne parlano un gran bene però resta un investimento in prospettiva.



L’altro volto nuovo è quello di Bojan. Come valuta l’operazione? Può essere molto utile perché ha caratteristiche simili a Robinho ed El Shaarawy. Lo si potrebbe leggere anche come il segnale di un imminente cambio tattico. Personalmente credo si vada verso un attacco più rapido, con meno punti di riferimento e maggiormente tecnico.

Si potrebbe dunque profilare un tridente? Credo di sì. Al momento, con questa rosa, non vedo alternative al 4-3-3. Perché in caso contrario si rischia di ripetere l’esperienza con la Sampdoria. Dove abbiamo visto un attacco senza punti di riferimento ma anche eccessivamente leggero. Un tridente permetterebbe di utilizzare due giocatori tra Bojan, El Shaarawy e Robinho ai lati di una prima punta che potrebbe essere Pazzini o Pato, quando si riprenderà dalle traversie fisiche. A quel punto bisognerà valutare Boateng che in questo schieramento potrebbe essere di troppo.



Tanto da lasciar presagire una cessione? Non credo, anche perché non ci sarebbero i tempi tecnici per imbastire un’operazione di questo genere. Piuttosto credo che, se si dovesse optare per un cambio di modulo, il ghanese potrebbe retrocedere al ruolo originario di mezz’ala sinistra.

Centrocampo: su chi punterebbe? Oggi è uscito il nome di Palombo… Non credo che l’ex Sampdoriano sia l’uomo adatto alle esigenze rossonere. Il Milan ha bisogno di giocatori dinamici e fisici in quel ruolo. Per questo il nome giusto per il centrocampo deve uscire tra De Jong e Diarra. Il problema per entrambi riguarda l’ingaggio, ma considerando anche le situazioni nei rispettivi club, dove vivono da separati in casa, credo che almeno uno dei due potrebbe arrivare. Non mi stupirei, infatti, se nei prossimi giorni Milan e Real Madrid tornassero a parlare proprio del mediano francese.

Non servirebbe un altro rinforzo in difesa? Un intervento servirebbe ma credo che alla fine non arriverà nessuno. Il Milan non cerca un centrale difensivo. Al massimo arriverà un terzino sinistro se si sblocca la situazione Mesbah.

Come spiegare le esclusioni di Acerbi e Zapata contro la Sampdoria?

La scelta è stata dettata dalle condizioni atletiche dei due giocatori. Acerbi ha fatto un precampionato deludente. Fisicamente è robusto e quindi ha bisogno di tempo per ingranare, Allegri non ha voluto bruciarlo considerando che l’esordio a San Siro è sempre difficile dal punto di vista emotivo. Stesso discorso va fatto per Zapata. Spero che da sabato però almeno uno dei due veda il campo, anche perché non credo si possa giocare con Bonera e Yepes titolari che, con tutto il rispetto, l’anno scorso erano delle seconde scelte.

Ieri è circolata la voce di un clamoroso ritorno di Ancelotti? Le risulta?

Io mi sento di escluderlo per tanti motivi, Innanzitutto ha firmato un contratto lungo con il PSG, dovesse andare male potrebbero allontanarlo da Parco dei Principi, ma la vedo difficile. Inoltre penso che Ancelotti rientri ormai in un target di ingaggio che non fa il caso del Milan per quanto suggestiva possa essere questa voce…

 

(Massimiliano de Cesare)