Un’altra sessione di calciomercato è terminata. Per il Milan si è trattato di una campagna acquisti davvero rivoluzionaria, che gira la pagina dei senatori e dei campioni e ne apre un’altra, dal genere ancora misterioso. E’ difficile misurare le reali potenzialità del Milan al termine del calciomercato estivo 2012, che ha registrato mosse controverse e contestate, catalogate alla voce rinnovamento, ma anche di qualità interessante. Delle cessioni si è già scritto e detto sin troppo, meglio fare in conti con quel che c’è. Tutto è cominciato con Gabriel, portierino carioca di belle speranze che però quest’anno passerà più tempo con carta e penna, a prendere appunti da Abbiati ed Amelia. Suo malgrado il diciannovenne di Unai è stato protagonista in negativo senza metter piede in campo, occupando una casella-extracomunitari spacciata come disponibile per acquisti in realtà impossibili. La difesa ha accolto le speranze di Acerbi e il rientro di Cristian Zapata, che potevano essere ottimi rincalzi ma si troveranno spesso in distinta come titolari. Soprattutto per Acerbi può essere il banco di prova migliore per crescere in fretta (o scottarsi in stile Ranocchia, del resto ci si passa). Centrocampo: se si cercava un rimpiazzo di Van Bommel, pochi erano meglio di Nigel De Jong, arrivato ad un prezzo quasi stracciato. L’olandese darà maggior solidità al reparto centrale ma toglierà spazio all’altro rinforzo centrale, Bakayè Traorè, oggetto ancora misterioso. Tanto di guadagnato invece per Riccardo Montolivo, liberato da incombenze di costruzione: l’ex viola potrà essere impiegato a tempo pieno nel ruolo a lui più congeniale, quello di mezzala. Considerando le colonne Ambrosini, Boateng e Nocerino e rimpiazzi rodati come Flamini, Emanuleson e Muntari il centrocampo del Milan può considerarsi ben assortito, pur avendo perso gente del calibro di Gattuso Seedorf e Aquilani. Veniamo all’attacco, mai come quest’anno in formato tascabile. Tolto Ibrahimovic Galliani ha rimediato nei limiti del possibile, che significano Bojan Krkic, Gianpaolo Pazzini e Mbaye Niang, in rigoroso ordine di fascino. Tre scommesse diverse ma legate da un sottile filo rosso(nero), che si chiama Alexandre Pato. Il vero acquisto dev’essere lui: l’inizio non è stato incoraggiante ma non si possono perdere le speranze a 22 anni. L’attacco del Milan dev’essere Patocentrico: attorno al Papero possono ruotare le soluzioni più disparate, attingendo anche dai vari Robinho ed El Shaarawy, superstiti dell’era Ibra. Vedremo come Allegri saprà rimescolare il mazzo: dalla cintola in su il Milan ha le carte in regola per onorare il blasone. Certo, vai da un tifoso e ti dice: via Nesta, Thiago Silva, Ibra e Cassano e dentro Acerbi, Zapata, Bojan e Pazzini, dov’è il guadagno? Il problema ha formula elementare ma soluzione criptica: proprio per questo, la stagione che verrà cela risposte decisive anche per Allegri. Nella pagina seguente il riepilogo delle operazioni ufficiali del Milan nel calciomercato estivo 2012.



Acquisti:

Gabriel (p, Cruzeiro),

Acerbi (d, Chievoverona),

Montolivo (Fiorentina),

Constant (c, Genoa),

Traorè (c, Nancy),

Zapata (d, Villarreal),

Pazzini (a, Inter),

Niang (a, Caen),

Bojan (a, Roma),

N.De Jong (c, Manchester City).

Cessioni: 

Maxi Lopez (a, Sampdoria),

Zambrotta (d, svincolato),

Inzaghi (a, ritiro),



Nesta (d, Montreal),

Gattuso (c, Sion),

Seedorf (c, Botafogo),

Van Bommel (c, PSV Ehindoven),

Aquilani (c, Fiorentina),

Thiago Silva (d) e Ibrahimovic (a, PSG),

Cassano (a, Inter),

Desole (d, Monza).

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