Siamo alla vigilia del debutto stagionale del Milan in Champions League. Poteva essere un appuntamento interlocutorio, visto che Milan-Anderlecht non è certo una sfida di primissimo piano, ma dopo le sconfitte contro Sampdoria e Atalanta sembra che San Siro sia maledetto per un Milan in grossa difficoltà, e quindi ecco che questa per i rossoneri diventa una partita molto importante. I campioni del Belgio sicuramente come valore assoluto sono un gradino sotto la squadra italiana, ma questo valeva anche per doriani ed atalantini. Massimiliano Allegri comunque appare combattivo nella classica conferenza stampa Uefa della vigilia: “Non voglio fare del vittimismo. Non mi piace. Ciò che conta è riscattare subito la sconfitta di domenica (sabato in verità, ndR). L’Anderlecht è la prima avversaria in Champions e va affrontato a mente serena. Sono sicuro che domani faremo una partita importante. Ma ci vuole più rabbia e più cattiveria. Ai ragazzi non devo rimproverare nulla. Contro l’Atalanta hanno dato tutto. E’ logico che si debba migliorare; i meccanismi vanno regolati. Siamo solo all’inizio della stagione. Non dobbiamo essere vittime di noi stessi. Siamo in grado di lottare su più fronti. Fortunatamente abbiamo un punto in più rispetto all’anno scorso (in campionato le partenze delle squadre di Allegri sono sempre difficili, ndR). I ragazzi hanno capito che dobbiamo pensare all’Anderlecht in modo positivo, anche se non sarà facile perché i belgi hanno esperienza in Europa”. A chi gli dice che l’Anderlecht è tecnicamente inferiore, la risposta di Allegri è altrettanto chiara: “Sono ben organizzati e bravi in contropiede. E poi nessuna partita è facile. Guai ad avere fretta: serviranno forza, concentrazione ed equilibrio”. L’allenatore chiarisce che non ha intenzione di cambiare il sistema di gioco: “Per la prima volta ci alleniamo tutti insieme e trovo controproducente modificare i meccanismi; almeno per ora”.
Le domande però – inevitabilmente – non si incentrano tutte sulla partita. Allegri deve rispondere alle domande sul suo rapporto con Galliani: “Il presidente è sereno, con Galliani ho un ottimo rapporto. Questa è la verità. Ieri quando sono uscito dalla pizzeria pensavo di trovare tutti i giornalisti. Leggo che litigo con Galliani, che Berlusconi non è sereno e non ha fiducia in me, non è vero. Non sono un parafulmine, alleno una buona squadra che la società mi ha messo a disposizione e ho condiviso le scelte fatte. È chiaro che non mi aspettavo le difficoltà che abbiamo avuto, ma questo non ci ferma certo adesso”.
Allegri nega con forza anche l’ipotesi che la partita con l’Anderlecht possa essere già decisiva per la sua società: “Anderlecht ultima spiaggia? Se alla lunga mancheranno i risultati è normale che l’allenatore paghi. Ma credo che questa squadra crescerà. Questa è una squadra che ha una storia in Champions: ci vuole pazienza, non pensare che la partita duri 5′, ma 90′, servirà equilibrio sapendo che poi durante la partita le occasioni ci capiteranno. Dobbiamo tirare fuori una voglia di rivalsa verso tutti”.
Daniele Bonera ha accompagnato Allegri in conferenza stampa. Queste sono state le parole del difensore: “Questa è la partita giusta al momento giusto per dimostrare che non possiamo essere quelli delle due sconfitte in casa. Come dice il Mister servono coraggio e spensieratezza. Ma parlare di scetticismo in noi per la partenza di molti fuoriclasse è solo un alibi. Lo trovo riduttivo. Dobbiamo crescere e non abbiamo timore di niente. Il momento è particolare per tutti. Dobbiamo aiutarci e noi senatori dobbiamo dare il massimo contributo”.