Ancora poche ore poi conosceremo il destino della panchina del Milan. Molti, anche tra gli addetti ai lavori, sono infatti convinti che in caso di nuova sconfitta in Milan-Anderlecht di questa sera (prima partita di Champions League), il tecnico rossonero Massimiliano Allegri possa essere esonerato. Ecco perché contro la squadra belga, prima sfida nel girone europeo, sarà fondamentale per il tecnico livornese agguantare i tre punti, magari uniti ad una prestazione convincente, per evitare il tracollo. Una vittoria sarebbe infatti importante non soltanto per il prosieguo del cammino in Coppa (perdere in casa contro una squadra inferiore come valore assoluto sarebbe davvero deleterio), quanto per il morale dei giocatori, ai minimi termini, e forse non consci delle proprie potenzialità. Un vero e proprio esami quindi per il ‘Conte Max’, come non capitava da diverso tempo a questa parte. L’anno scorso, infatti, il Milan iniziò la stagione in maniera disastrosa, ma veniva dalla vittoria dello scudetto e della Supercoppa di Pechino, e soprattutto poteva godere di uomini del calibro di Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic. Ma in caso di nuova capitolazione cosa potrebbe succedere? Difficile che il Milan decida per un esonero in corsa ma è anche vero che il presidente Silvio Berlusconi – secondo i soliti ben informati – avrebbe pensato di esonerare Allegri già dopo la sconfitta contro l’Atalanta di sabato sera. Il patron rossonero ha bene in mente chi potrebbe essere il sostituto dell’attuale allenatore: il suo secondo Mauro Tassotti, che dopo 30 anni di Milan (tra campo e panchina) conosce alla perfezione l’ambiente, i calciatori ed ha appreso il meglio dai vari maestri Sacchi, Capello e Ancelotti. Al fianco dell’ex difensore rossonero potrebbe sedere anche Superpippo Inzaghi, attuale tecnico degli Allievi Nazionali rossoneri. Verso di lui l’entusiasmo cresce ad ogni domenica e sono in molti quelli che lo vorrebbero vedere giù seduto sulla panchina del Diavolo. A favorire la permanenza di Allegri, oltre al dato statistico di soli quattro esoneri in 26 anni di presidenza Berlusconi, anche una questione puramente economica. Massimiliano Allegri percepisce circa 2,5 milioni di euro netti stagionali all’anno, per altri due anni di contratto, fino al 30 giugno del 2014.



In caso di esonero il Milan sarebbe quindi costretto a gettare al vento quasi 10 milioni di euro, tenendo conto anche delle tasse, soldi che invece sarebbe meglio investire durante il mercato di riparazione per nuovi innesti. A questi 10 milioni di euro, inoltre, si aggiungerebbe lo stipendio per il nuovo tecnico. Non preoccupa tanto quello di Tassotti, già a libro paga dei rossoneri, quanto quello dell’allenatore che verrà, dal prossimo giugno in avanti: e se fosse Guardiola?

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