Sergio Ramos per arrivare a Pep Guardiola. Sarebbe questa l’incredibile mossa a sorpresa del presidente del Milan, Silvio Berlusconi, per far rinascere una squadra ormai solo l’ombra di quella vittoriosa degli ultimi anni. Ne sono convinti in Spagna dove si rilancia l’indiscrezione di un patron rossonero svegliatosi dal torpore dopo un’estate davvero di magra, passata a sistemare i bilanci. Ora però che i conti sembrano essere tornati in regola, come spiegato anche pochi giorni fa dall’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, perché non tentare il colpaccio? In terra iberica, da un paio di giorni a questa parte, circolano strane voci sul futuro di Sergio Ramos. Il terzino destro del Real Madrid, dopo un periodo di tregua, sarebbe tornato ad alzare la voce per via di rapporti ormai logori con l’allenatore Josè Mourinho. Il campione del mondo spagnolo avrebbe quindi chiesto un incontro con il presidente Florentino Perez ponendogli un clamoroso out-out: o lui o lo Special One. Difficile pensare che il patron esoneri colui che gli ha fatto vincere la Liga e la Supercoppa di Spagna mentre non è da escludere una partenza del polivalente difensore iberico. Ma perché il Milan, dopo mesi di austerity, dovrebbe dare vita ad un colpo dal valore di circa 25 milioni di euro? Prima di tutto perché, come dicevamo prima, il bilancio economico è stato sistemato e di conseguenza, tramite accurate cessioni (questa volta non dolorose), e risparmi su eventuali ingaggi tagliati, si potrebbe puntare ad un acquisto di prima fascia. Secondariamente, sarebbe un’operazione favorita dagli ottimi rapporti fra l’ad Galliani e Perez. Il Milan potrà infatti godere di un canale privilegiato che non intende assolutamente non sfruttare. Terzo aspetto fondamentale, le elezioni politiche che si terranno nella primavera del 2013, e fra i tanti annunci del possibile candidato Premier potrebbe esservi anche quello riguardante una ricostruzione di un Milan in grado di lottare per i vertici mondiali. Infine, l’ultimo aspetto, forse quello più importante, riguardante Pep Guardiola. Il tecnico catalano, che si è preso un anno sabbatico dopo aver vinto tutto ciò che poteva in Barcellona, è il sogno di Berlusconi ormai da un anno a questa parte. Chiaro però che l’ex blaugrana non allenerebbe mai il Milan attuale e richiederebbe innesti di qualità. Ramos rappresenterebbe quindi una sorta di esca per attirare l’ex regista a Milanello, un primo importante tassello verso la ricostruzione: ma basterà? Difficile saperlo ma nel frattempo Guardiola ha fatto sapere: «Allenare il Milan in futuro? Mai dire mai…». Effetto stranissimo, infatti, non vedere tra i grandi d’Europa nel palcoscenico della Champions League uno degli allenatori più vincenti, ovvero Guardiola, sogno di calciomercato di molti club italiani ed europei. Il giovane allenatore spagnolo ha deciso di fermarsi un anno dopo aver lasciato il Barcellona in estate. I tanti successi ottenuti in Spagna e in Europa lo hanno scaricato e Guardiola ha deciso di trasferirsi a New York con la famiglia per ricaricare le pile. Ma non è ancora stata decisa la sua data di rientro. Intercettato dai giornalisti durante una partita di beneficenza a Città del Messico, Guardiola ha parlato in questo modo del proprio futuro: «Al momento non ho intenzione di tornare ad allenare. Sto riscoprendo il piacere di stare in famiglia, di andare a prendere mio figlio da scuola, non voglio ritornare ad allenare. Quando avrò nuovamente voglia tornerò». A Silvio Berlusconi il gioco di Guardiola piace, il presidente rossonero si è complimentato con l’allora tecnico del Barcellona dimostrando una certa simpatia per l’allenatore spagnolo. Berlusconi è molto deluso da questo Milan e in particolare da Allegri, un allenatore che non lo ha mai entusiasmato dal punto di vista del gioco. Oggi ci troviamo ai minimi termini di un rapporto ormai pronto al divorzio.
Allegri si giocherà tutto a Udine, in caso di sconfitta il Milan potrebbe decidere per l’esonero e non è detto che la probabile scelta interna di un tandem formato da Tassotti e Inzaghi sia una soluzione definitiva. Il futuro potrebbe davvero chiamarsi Guardiola, ma la fattibilità dell’affare è ancora difficile da ipotizzare visto che l’ingaggio del tecnico spagnolo è altissimo e anche i costi per il rafforzamento della squadra – a parte l’affare Sergio Ramos – non sarebbero bassi. Ma Berlusconi è pronto a dare il benvenuto a capitali stranieri per potenziare il Milan e chissà che l’arrivo di Guardiola non possa incentivare il presidente rossonero. Guardiola al Milan galvanizzerebbe un ambiente che quest’anno ha già capito di dover soffrire con una squadra che sembra aver perso la fiducia nel proprio allenatore. Berlusconi e Galliani dovranno decidere in fretta cosa fare…