Si gioca oggi alle 15 Udinese-Milan, partita tra due squadre che hanno iniziato la stagione tra mille difficoltàè: l’Udinese è ancora senza vittorie, il Milan ha ottenuto un solo successo e in una sola occasione (su quattro, contando anche la Champions League) è riuscito a trovare la via della rete. Una vittoria oggi sarebbe uno scacciacrisi per entrambe: per i friulani significherebbe la prima gioia e l’allontanamento della zona retrocessione, per i rossoneri l’uscita dalla crisi di gol e risultati oltre che lo smorzamento di tensioni interne che hanno portato a un litigio tra Allegri e Filippo Inzaghi. Il pareggio lascerebbe le cose come stanno, anche se per il Milan sarebbe importante segnare. I precedenti sono favorevoli al Milan, che al Friuli si sono imposti in 13 occasioni. 17 i pareggi, 7 le vittorie dell’Udinese con l’ultima datata settembre 2009, un 2-1 firmato Di Natale. Ultimo pareggio nel maggio del 2011, quando i rossoneri avevano già conquistato lo scudetto: finì 0-0 e per i friulani il punto fu utile per conquistare l’accesso ai preliminari di Champions League. Il Milan ha vinto qui lo scorso anno (Maxi Lopez ed El Shaarawy a rispondere e ribaltare il gol di Di Natale), mentre la partita con più gol è quella del 18 febbraio 1999, anno dello scudetto del Milan firmato Alberto Zaccheroni (un ex): 5-1 per il Diavolo, grazie alle doppiette di Boban e Bierhoff e al gol di Weah, che resero inutile la rete di Marcio Amoroso. Tanti i giocatori che hanno vestito le due maglie: oltre al già citato Zaccheroni (come allenatore) ci sono anche lo stesso Amoroso, Bierhoff, Helveg, Sala. L’ex di oggi è Cristian Zapata, sei anni a Udine, il primo a Milano: oggi dovrebbe anche arrivare il suo esordio ufficiale (clicca qui per le probabili formazioni). 



L’Udinese è ancora a secco di vittorie in stagione: due pareggi contro lo Sporting Braga nei preliminari di Champions League (ed eliminazione ai calci di rigore), 1-1 contro l’Anzhi nell’esordio di Europa League, e in campionato due sconfitte contro Fiorentina e Juventus prima del pareggio di Siena. Al Friuli il bilancio parla di due pareggi e una sconfitta, in serie A l’unica gara giocata tra le mura amiche è quella contro i campioni d’Italia, persa 4-1 (gol di Lazzari). I friulani sanno anche complicarsi la vita, oltre a qualche difficoltà strutturale: in due gare (Juventus e Siena) hanno subito espulsioni che, almeno quella in Toscana, hanno condizionato il risultato della partita. Guidolin è consapevole di avere giocatori nuovi che devono ancora ingranare, lo si capisce anche dal fatto che l’Udinese ha un possesso palla medio de 42% e tira 7 volte a partita, di cui due nello specchio (ultima in serie A): numeri troppo bassi anche per una squadra che ha sempre fatto delle ripartenze il suo punto di forza. La percentuale delle palle giocate è la penultima della Lega (peggio solo il Genoa), stessa posizione che i friulani occupano in quanto a supremazia territoriale e pericolosità. Con questi numeri appare evidente che non si riesca ad andare troppo lontano, ma qui a Udine sono abituati alle partenze lente e c’è la fiducia nella competitività della squadra, unita però al timore che questa volta il gioco delle cessioni illustri e delle scommesse possa non pagare.



Il Milan se vogliamo è anche più in crisi: vanno bene le partenze di Ibrahimovic e Thiago Silva e l’addio dei giocatori, ma tre punti in tre partite, due sconfitte a San Siro su due partite e tre gol realizzati tutti in una gara con un rigore e una papera del portiere avversario non sono uno score ideale per una squadra che punta comunque ai primi tre posti in classifica. Se guardiamo i numeri, il Milan ha un possesso palla del 58% e tira 17 volte: è al terzo posto come passaggi riusciti, al secondo come supremazia territoriale, al primo posto (condiviso con Juventus e Fiorentina) come tiri nello specchio. Cosa significa? Che il Milan produce gioco e tenta di fare la partita, ma è spesso confusionario e non realizza (settimo posto come pericolosità offensiva, con questi dati ci si aspetterebbe qualcosa di meglio). Del resto è quello che si è visto fino a qui, ovvero una squadra che fa girare palla e prova a costruire, ma ha pochi sbocchi offensivi, un po’ perchè Boateng è fuori forma, un po’ perchè l’addio di Ibrahimovic ha costretto il Milan a giocare in un modo diverso, con i giocatori che si devono abituare. Pazzini sembra sempre troppo lontano dai centrocampisti, i rifornimenti non arrivano ed ecco perchè i rossoneri fanno fatica in zona gol. Per questo Allegri sta studiando la variazione del modulo: c’è bisogno di una sterzata rispetto al solito gioco che ha prodotto poco.



Udinese e Milan hanno sempre dato vita a partite spettacolari: lo scorso anno, a San Siro, ci fu un pirotecnico 4-4. E’ anche vero però che in questo momento le due squadre hanno più timori e paure che altro e quindi potrebbe nascerne una gara bloccata e dominata dal nervosismo. Ci auguriamo ovviamente che non sia così, e che l’importanza dei tre punti dia motivazioni extra ai giocatori in campo. Scopriremo presto se andrà in questo modo: Udinese-Milan sta per cominciare…

 

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